BOGOTA’ (Ciro Iavazzo) – Una tornata elettorale pacifica non si vedeva da anni in Colombia. Per fortuna, questa volta, tutto sembra essere filato liscio senza scontri, ferite e rivoluzioni. A uscirne vincitore, per il momento, il leader della destra Ivan Duque. La percentuale incassata però alle urne lo proietta direttamente al ballottaggio del prossimo 17 giugno, dove sfiderà l’ex sindaco di Bogotà, Gustavo Petro, capo della sinistra. Bassa invece la percentuale raggiunta dal partito dell’attuale leader dello Stato Juan Manuel Santos, che ha comunque esaltato il faticoso obiettivo raggiunto: consultazioni tranquille.
Rispettati sondaggi della vigilia
Con qualche leggera variazione, i sondaggi della vigilia sono stati ampiamente rispettati. Una vittoria, quella della destra, che per la Colombia era pronosticabile già settimane fa. Il leader Duque, candidato con il Centro Democratico, ha incassato il 39,11 delle preferenze, Un ottimo risultato sicuramente, ma che non gli ha comunque consentito di portare a casa una vittoria al primo turno. Dovrà adesso passare, il prossimo 17 giugno, per il ballottaggio. I cittadini della Colombia saranno chiamati di nuovo alle urne: sul piatto Duque, appunto, e il suo sfidante, Petro. L’esponente della sinistra ha ricevuto il 25,09% dei consensi, piazzandosi al secondo posto. Solo il 7% invece per il partito di Santos. In campo anche alcuni candidati del Farc (Fuerza autonoma revolucionaria del Comun), guerriglia armata sciolta due anni fa.
Alle urne oltre 36 milioni di cittadini
Era oltre mezzo secolo che non si tenevano in Colombia elezioni pacifiche e regolari. Oltre 36 milioni di cittadini si sono recati alle urne per decidere le sorti del proprio futuro. Un risultato determinato soprattutto dai tanti giovani che hanno votato per la prima volta: circa 12 milioni di elettori fra i 18 e i 28 anni che sono poi risultati determinanti per la vittoria.
