La Corte di Cassazione ha stabilito un precedente significativo, riconoscendo un risarcimento di circa 1 milione di euro ai proprietari di una villetta situata a ridosso dell’autostrada A10 Genova-Savona, gestita da Autostrade per l’Italia (ASPI). Il risarcimento include 951 mila euro per il deprezzamento della proprietà e una somma aggiuntiva per “danno esistenziale” a causa del rumore.
Il caso riguarda una coppia di Varazze (SV) la cui villetta si trova in prossimità dell’A10. La coppia ha citato in giudizio ASPI sostenendo che le “immissioni sonore e di gas di scarico” causano una violazione del diritto alla salute e un deprezzamento del valore dell’immobile.
La corte ha respinto le obiezioni di ASPI sulla flessibilità delle soglie di tollerabilità del rumore per le attività produttive, affermando che il diritto alla salute e alla qualità della vita prevalgono sull’esigenza di produzione.
Questa sentenza avrà implicazioni per tutti i cittadini che vivono in prossimità delle autostrade, poiché riconosce il loro diritto al risarcimento per i danni causati dall’inquinamento acustico e dal deprezzamento della proprietà.