CASERTA – I movimenti civici di centrosinistra alternativi al sindaco uscente Carlo Marino tentano di superare il percorso a ostacoli dell’alleanza. Per oggi è in programma un incontro convocato dal facilitatore regionale dei 5 Stelle Agostino Santillo: sono invitati i movimenti Caserta Decide (che propone Raffaele Giovine come candidato sindaco). Io firmo per Caserta (con Vincenzo Moriello come portavoce) e il consigliere Francesco Apperti di Speranza per Caserta (movimento che pure ha già un suo nome, Rosi Di Costanzo, per la corsa al Comune). Nel frattempo, Giovine starebbe cercando appoggi fra le componenti del centrosinistra che non sostengono il sindaco uscente Carlo Marino: si parla (ma questa voce non trova conferma) di contatti informali con Italia Viva e Noi Campani.
Il gruppo renziano in consiglio comunale sta votando contro la coalizione di governo o si sta astenendo e il partito che fa capo a Clemente Mastella si è chiamato fuori dalla maggioranza da quando – qualche mese fa – il sindaco di Benevento ha rotto con il Pd, che alle Comunali del capoluogo sannita sarà alleato con i 5 Stelle contro di lui. Il sogno di riunire i “dissidenti” di centrosinistra non è facile da realizzare: anzitutto, due sigle su 4 hanno già un loro nome pronto per sfidare Marino e qualcuno dovrebbe per forza fare un passo indietro. Poi, ci sono rivalità e spaccature varie da mettere in bilancio: l’iniziativa di Apperti di partecipare a questo incontro non sarebbe stata condivisa con “Speranza”. Inoltre, Caserta Decide è praticamente nata da uno scisma di Speranza per Caserta, Io firmo starebbe perdendo pezzi e avrebbe difficoltà a trovare candidati consiglieri e la disorganizzazione dei 5 Stelle nel capoluogo ha già impedito al Movimento di presentare proprie liste alle elezioni del 2016 (alla fine furono espressi solo 3 nomi, inseriti nelle liste di Speranza per Caserta, ma senza successo).
Il tavolo degli alternativi seppellisce definitivamente (se ce ne fosse stato bisogno) le ipotesi di accordo elettorale con il Pd: l’appello lanciato a suo tempo dal segretario cittadino dei democratici Enrico Tresca a partiti e movimenti che si richiamano alle idee di centrosinistra è caduto nel vuoto. Non solo, infatti, i movimenti hanno rispedito al mittente l’apertura dei dem, ma anche i partiti minori istituzionali, da Articolo 1 ai Verdi, non sembrano interessati a ricreare alle Comunali l’alleanza che sostiene De Luca. I “cespugli” hanno partecipato al primo incontro del centrosinistra, ma poi hanno passato la mano, in quanto non gradivano la pregiudiziale posta dei democratici sul nome di Marino come ricandidato e chiedevano di ampliare da subito il campo ai movimenti civici. Peraltro, non ci sono state ulteriori riunioni per i “mariniani”, mentre Italia Viva ha tenuto incontri per conto suo ai quali hanno presenziato anche questi partiti.