NAPOLI (Mariano Sisto e Giuseppe Palmieri) – Strappo consumato e – sembrerebbe – subito ricucito all’interno della variopinta coalizione raccolta intorno a Gaetano Manfredi. Oggetto del contendere, la candidatura del leghista Vincenzo Moretto nelle file degli “Azzurri per Napoli”. L’ex rettore ha pubblicamente bocciato la candidatura dell’esperto consigliere uscente, dichiarandola incompatibile con i principi della sua coalizione. Strano se si considera che ha accettato l’appoggio di Azzurri per Napoli che è composta in via esclusiva da elementi che hanno una storia di centrodestra. Un atteggiamento che ha insospettito il coordinatore di Forza Italia Fulvio Martusciello: “Si propone quale candidato sindaco ed è capace di proclamare una sua autonomia o c’è qualcuno che lo manovra, tale per cui Manfredi dice che Moretto non sarà candidato e dopo tre secondi qualcuno dice che non è così. La città deve sapere chi comanda e se Manfredi è autonomo o c’è qualcuno dietro di lui”. Commento sibillino e che potrebbe, chissà, fare riferimento ad Armando Cesaro, ex consigliere regionale che è stato prima avvistato con Gabriele Mundo, che della coalizione giallorossa fa parte eccome, e poi, stando a indiscrezioni, proprio con Moretto, nelle stesse ore in cui arrivava il veto ‘accademico’. Che sia Cesaro o meno il regista, fatto sta che l’incidente sembra essere in via di soluzione, con Stanislao Lanzotti che ha parlato direttamente con il candidato sindaco.
Lanzotti, a quale riflessione ha invitato l’ex-rettore riguardo la candidatura di Moretto?
Ho semplicemente chiesto che si individui un perimetro laico all’interno del quale ragionare e, da parte di Manfredi, è stata dimostrata massima disponibilità a trovare una sintesi.
Quali caratteristiche ha il perimetro a cui si riferisce?
Parlo di un reticolato culturale, identitario e di affidabilità entro cui stabilire i requisiti minimi della candidabilità. In base a questa ricetta, capiremo se Moretto scenderà o meno in campo. Ragionamento che, ci tengo a precisare, varrà per ogni nome in lista, non solo per i nostri.
Che garanzie le ha fornito l’ex-rettore?
Ha manifestato grande interesse verso di noi e il nostro progetto, quindi sono molto sereno. è naturale che in coalizioni così ampie vadano individuate regole condivise. Le troveremo.
Nessun pregiudizio nei vostri confronti, dunque?
Affatto. Ho ricevuto garanzie in tal senso. Piuttosto, ci siamo confrontati sulle cose da fare e sulle priorità della città. Devo riconoscerlo: c’è stata ampia convergenza tra noi.
Nel confronto è emerso esplicitamente il nome di Moretto?
Nessun nome, abbiamo solo constatato come ci sia ampia disponibilità a trovare una soluzione da ambo le parti. Il che non vuol dire né che Moretto è da considerarsi candidato, né il contrario. Per ora abbiamo incassato l’interesse che Manfredi ha per gli ‘Azzurri per Napoli’. Tanto mi basta: gli credo.
Che ruolo immagina per Moretto, quindi?
Posso dire con certezza che sarà parte integrante del nostro progetto, che si tratti di un profilo dirigenziale o da candidato. Quel che è certo è che non scaricheremo Vincenzo.
La prima Municipalità rimane la sua roccaforte?
Presenteremo una lista in ciascuno dei dieci parlamentini. Ad ogni modo, io non rivendico alcun interesse particolare. è Manfredi che ha legittimo interesse a vincere in tutte e dieci, e sa bene che Azzurri per Napoli è determinante allo scopo.
Il candidato sindaco vi ha chiesto un impegno in questo senso?
“La mia storia personale racconta che sono da sempre il più votato nella prima Municipalità: se il candidato sindaco avrà bisogno della mia consulenza in quel fortino, sono a disposizione. E mi sembra che una richiesta in questo senso da parte sua sia arrivata.
Cosa pensa delle parole di Martusciello che fa riferimento a un ‘uomo dietro Manfredi’?
A lui ha già replicato la vita. Lasciamo perdere.