Comunali a Napoli. L’intervista. Palmieri: “Con DeMa fino alla fine”

L’assessora alla Scuola: la nostra esperienza amministrativa deve essere stata buona se siamo interessanti per entrambi gli schieramenti

NAPOLI – C’è chi a consiliatura ancora in corso, benché agli sgoccioli, ha preferito dismettere la casacca arancione per accreditarsi agli occhi dei due candidati sindaco di centrodestra e centrosinistra, Catello Maresca e Gaetano Manfredi con l’obiettivo di essere rieletto come consigliere comunale a Napoli e chi resta al suo posto, fino alla fine, come l’assessore alla Scuola e alle Politiche sociali Annamaria Palmieri (nella foto) che rivendica il valore di quanto fatto per la città in dieci anni con il sindaco uscente Luigi de Magistris.

Poche settimane alla riapertura delle scuole, qual è lo stato dell’arte a Napoli?

Da mesi siamo impegnati nella manutenzione straordinaria degli edifici, da gennaio a giugno e a tutt’oggi non ci siamo mai fermati per garantire sicurezza ai nostri ragazzi. Molti cantieri sono già stati avviati e altri partiranno a settembre per fare lavori di adeguamento. Abbiamo una programmazione intensa di verifiche, interventi e adesso che abbiamo ricevuto i fondi dal ministero potremo fare altre cose. I finanziamenti arrivati direttamente alle scuole, circa 20-30 mila euro a istituto: serviranno per la manutenzione ordinaria, per lo smaltimento dei rifiuti così come per l’acquisto di tablet e per mettere in campo le migliori misure per l’istruzione. Noi abbiamo partecipato al bando Miur e la graduatoria ci assegna circa 800mila euro: certo sono arrivati un po’ tardi e quindi sarà possibile spenderli in autunno. Intanto sono orgogliosa del fatto che già dal 23 agosto i genitori delle primarie possono ritirare i libri con la sola tessera sanitaria, rivolgendosi alle librerie accreditate, grazie alla digitalizzazione del sistema. La procedura è aperta anche per la secondaria, ma da ottobre.

E per quanto riguarda i servizi?

Sta per partire la gara per la refezione. Dovremo solo vedere se le scuole potranno aprire a tempo pieno e in che modo. Il primo settembre ho una riunione con l’assessore Enrico Panini sui tempi del trasporto pubblico, oggi ne ho fatta una con gli assessori al verde e all’ambiente. Noi abbiamo lavorato e lavoriamo senza sosta. Mi auguro il ritorno in presenza e che si risolva al più presto la querelle tra sindacati e ministero sul greenpass. Ci sono cantieri aperti, ma per rendere le scuole più sicure.

Cosa resterà dell’esperienza arancione? Nel balletto dei cambi di giunta lei è l’unica che de Magistris non ha mai avvicendato, perché?

Io mi occupo di ciò che amo, materie trasversali come scuola e cultura, interpretando le esigenze della città e non di una sola parte, perché la scuola è di tutti. L’esperienza arancione è in atto e continuerà nei progetti in corso come la costruzione di sei nuovi asili nido. Abbiamo lavorato tutti sulle stesse idee, dalla scuola alla difesa dei più deboli, su progetti di contrasto alla dispersione scolastica. C’è stata una condivisione di ideali.

Eppure molti dei suoi colleghi assessori ‘arancioni’ man mano si stanno dimettendo per candidarsi alle Amministrative e non in sostegno di Alessandra Clemente che come lei è da dieci anni al fianco di de Magistris… Lei cosa farà?

Credo che la democrazia sia un principio inderogabile, chiunque pur facendo parte di un progetto politico può decidere di entrare in una compagine piuttosto che in un’altra. L’importante è quello che gli elettori penseranno. Noi abbiamo il compito di amministrare fino alla fine, ma è chiaro che sui destini individuali ognuno ha un suo progetto di vita. Però abbiamo un indicatore importante: la nostra esperienza amministrativa deve essere stata buona se i nostri assessori e consiglieri sono così interessanti sia per il centrodestra che per il centrosinistra. Per quanto riguarda me sono impegnata con altri colleghi a 360 gradi nell’amministrazione della città fino alla fine. Non ho intenzione di entrare in campagna elettorale. Non ho ambizioni personali, ma il valore di ciò che abbiamo fatto va riconosciuto. Ho letto degli intellettuali in sostegno di Poggiani perché la continuità è un valore e mi fa piacere che qualcuno se ne sia accorto.

Rispetto a dieci anni fa, che Napoli è questa?

Una Napoli che ha a disposizione molti fondi europei e molte opportunità di investimento, sono tutti fondi che questa amministrazione ha portato alla città. In questi anni c’è stato un forte processo di partecipazione pubblica e i napoletani si sono liberati dell’idea di essere sudditi del potere. Noi con le battaglie per i beni comuni, per l’acqua pubblica abbiamo aperto le porte del palazzo ai cittadini e promosso l’idea di una forte democrazia partecipativa a cui i napoletani non potrebbero più rinunciare. Si sono abituati a trovare ascolto alle proprie istanze. Dobbiamo solo augurarci che la prossima amministrazione spenda al meglio e in trasparenza i fondi europei, il Pnrr e tutti gli altri. Intanto un in bocca al lupo agli studenti con l’augurio che tornino tra i banchi di scuola”

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