Catello Maresca ingrana la retromarcia: dopo il traumatico “ce ne fottiamo dei simboli di partito”, che ha spinto Fratelli d’Italia ad accelerare sulla presentazione di una propria candidatura e sindaco di Napoli, e il gelo di Lega e Forza Italia, il pm ammorbidisce, di molto, i toni: “Simboli sulla scheda? Non è un problema mio”, dice Maresca, senza aggiungere però di chi sia allora il problema, considerato che il candidato a sindaco è lui. “A me non interessa parlare dei simboli”, aggiunge Maresca, “lo deciderò insieme, probabilmente, quando si sarà deciso tutto il resto, quando avremo trovato le convergenze sui programmi, capito la squadra da chi dovrà essere rappresentata. Oggi non è un mio problema. C’è un tavolo nazionale che sta ragionando ma penso che debba prima di tutto scegliere se venire a confrontarsi sui programmi con un progetto che è quello del gruppo civico che rappresento. Parlare oggi dei simboli mi sembra un modello non corretto”, dice ancora Maresca, “parliamo di programmi, contenuti, delle squadre. Poi ci sarà eventualmente anche il momento in cui parlarne, l’importante è che la proiezione naturalmente autenticamente civica sia quella messa al centro”. In sostanza, Maresca è un candidato a targhe alterne: i giorni pari non vuole i simboli dei partiti del centrodestra, che allontana anzi con toni sprezzanti, e il giorno dopo li vuole. Una ambiguità che fa perdere la pazienza anche a Forza Italia: “La nostra consulta per il programma”, replica l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore napoletano del partito di Silvio Berlusconi, “formata da grandi eccellenze napoletane, ha elaborato il programma per Napoli. Chi vuole discuterlo, può venire sabato nella sede del partito di Forza Italia dove si riunisce la consulta”. Maresca accoglierà l’invito? La Lega, intanto, sembra “fottersene” del proprio simbolo ancora più del pm. Nessuno dei dirigenti locali e nazionali del Carroccio ha infatti replicato alle invettive di Maresca.
Comunali a Napoli, Maresca adesso prova a ingranare la retromarcia
Martusciello: “Pensiamo al programma”