“La mia è sempre stata una candidatura politica”: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo Catello Maresca, candidato a sindaco di Napoli del centrodestra. L’ex candidato “puramente civico”, quello che (ricordate?) urlava in piazza “me ne fotto dei simboli”, si scapicolla alla presentazione del libro di Giorgia Meloni, all’Arenile di Bagnoli, e si rimangia tutto quello che aveva sostenuto sul carattere civico della sua discesa in campo: “La mia è sempre stata una candidatura politica”, dice Maresca a margine dell’incontro di ieri con la Meloni, “con la P maiuscola. La matrice civica che mi appartiene è un percorso che io ho sempre auspicato fosse accompagnato dai partiti. E oggi è certificato”. Di civico a Maresca resta solo il numero della sede del suo comitato in via Ponte di Tappia: è lo stesso magistrato a ufficializzare la sua resa totale ai partiti: “Stamattina (ieri, ndr) abbiamo inaugurato il tavolo del centrodestra”, dice Maresca, “e già uscivano molte idee da Bagnoli a San Giovanni. C’è un fermento di idee che stiamo elaborando, su questo si giocherà anche il piacere di questa esperienza, basata su idee e progetti, quello che la politica dovrebbe fare”. Maresca racconta che al tavolo del centrodestra, a firmare il patto elettorale per la sua candidatura, c’erano Fulvio Martusciello e Domenico De Siano (rispettivamente coordinatore cittadino e regionale di Forza Italia), Ciro Falanga (Udc), Valentino Grant (coordinatore regionale della Lega) ed Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia). “La parola d’ordine”, sottolinea Giorgia Meloni, “per Fratelli d’Italia in questa campagna elettorale per Napoli è sicurezza a 360 gradi. Catello Maresca può sicuramente aiutarci ad allargare i confini della coalizione di centrodestra. Noi ci siamo e lavoriamo in questa città per vincere: crediamo”, aggiunge la Meloni, “che Napoli meriti oggettivamente molto di più”. Mentre la Meloni benedice Maresca, in un appartamento di via Nevio la componente filoleghista di Forza Italia, quella guidata a Napoli da Fulvio Martusciello, tenta di mettere il cappello sulla candidatura del magistrato. Licia Ronzulli, senatrice e leader nazionale della componente filosalviniana del partito di Silvio Berlusconi, piomba ancora una volta in città per una riunione alla quale partecipano tra gli altri anche De Siano, il consigliere comunale Salvatore Guangi (ex fedelissimo di Mara Carfagna) e Stefano Caldoro. La presenza di quest’ultimo suscita dubbi: i suoi fedelissimi, a partite dal suo braccio destro Sandro Santangelo, sono infatti schierati con Gaetano Manfredi, candidato di centrosinistra e M5S: “Martusciello”, dice a Cronache un big di Forza Italia, “sta definitivamente spaccando il partito, pur di far la guerra a Mara Carfagna. Le cose vanno malissimo, si rischia un superflop come quello delle ultime Regionali”.
Comunali a Napoli, Maresca si inginocchia ai partiti
Il magistrato accanto a Giorgia Meloni: “La mia è sempre stata una candidatura politica”. In un appartamento di via Nevio la corrente filoleghista di Fi prova a organizzarsi: si presenta Caldoro ma i suoi stanno con Manfredi