Conclusi i colloqui a Doha, Biden: “Tregua mai stata così vicina”

Hamas: "I risultati degli incontri di Doha? Non c'è impegno a rispettare quanto concordato a luglio"

In foto Joe Biden AP Photo/Susan Walsh

Nel pieno delle delicate trattative per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi, Doha si conferma il centro diplomatico della crisi. Gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar lavorano senza sosta per mediare un accordo che possa mettere fine alle violenze, mentre Hamas, pur non partecipando direttamente ai colloqui, continua a richiedere il ritiro immediato di Israele come condizione sine qua non.

La Casa Bianca ha descritto l’avvio dei colloqui come “promettente”, ma le tensioni rimangono alte, soprattutto in seguito alle recenti dichiarazioni di Hamas, che ha espresso scetticismo sui risultati raggiunti finora, sottolineando la mancanza di un impegno a rispettare quanto concordato in precedenza. Nonostante ciò, un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha ribadito che l’accordo è praticamente pronto e che le dichiarazioni di Hamas non dovrebbero essere prese troppo sul serio.

Nel frattempo, il presidente Joe Biden ha definito l’accordo di cessate il fuoco “in vista” e ha esortato tutti gli attori regionali a non compiere azioni che potrebbero compromettere il delicato processo in corso. Biden ha inoltre confermato che il segretario di Stato Antony Blinken si recherà in Israele nel weekend per riaffermare il sostegno americano e monitorare da vicino la situazione.

La posizione dell’Iran, sempre osservata con attenzione, rimane ambigua. Sebbene la missione iraniana alle Nazioni Unite abbia espresso la speranza di poter continuare a evitare ritorsioni contro Israele, il ministro degli Esteri iraniano ha sottolineato la diffidenza nei confronti di Israele, invitando a usare tutti i mezzi per porre fine all’offensiva israeliana.

Sul fronte interno, in Cisgiordania, le tensioni non si placano: coloni israeliani hanno attaccato un villaggio palestinese, scatenando l’ira del primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha condannato l’azione, mentre il suo ufficio ha espresso speranza che le pressioni internazionali portino Hamas a un accordo.

Mentre i negoziati proseguono, l’incertezza regna ancora sovrana. Le prossime ore saranno cruciali per capire se si riuscirà a trasformare le speranze in una tregua concreta e duratura.

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