ROMA – Condannati a 16 anni i due giovani accusati del tentato omicidio di Manuel Bortuzzo. Si tratta di Lorenzo Marinelli e Daniel Bozzano: i due, la notte tra il 2 e il 3 febbraio di quest’anno, secondo la Procura, furono i protagonisti del raid di piombo ai danni del giovane nuotatore rimasto paralizzato. Venti anni a testa, invece, era stata la pena chiesta dalla procure e 10 milioni il risarcimento dalla famiglia
I fatti
Era la notte tra il 2 e il 3 febbraio di quest’anno quando dopo una rissa all’interno dell’Irish pub O’Connel di piazza Eschilo, poco prima dell’agguato, Lorenzo Marinelli e Daniel Bozzano tornati sul luogo fecero fuoco su un ragazzo che nulla aveva avuto a che fare con quanto accaduto poco prima. Da allora sono trascorsi otto mesi prima che arrivasse il verdetto che condanna i due imputati per tentai omicidio non aggravato da futili motivi.
La premeditazione
All’agguato da gup di Roma Daniela Caramico D’Auria è stato riconosciuto l’aggravante della premeditazione oltre al porto, detenzione e ricettazione della pistola calibro 38 e rissa. Ma non quello dei futili motivi. Ma per il sostituto procuratore Elena Neri, i motivi erano tutt’altro che futili: “Hanno voluto dimostrare – ha scritto negli atti – la propria capacità criminale sparando sulla pubblica via colpi di arma da fuoco, nei pressi del pub e nei confronti di ignari passanti”.
Marinelli, quale passeggero, agevolato dalla condotta di guida del Bazzano (che rallentava per consentirgli una mira migliore) ha esploso tre colpi di arma da fuoco da distanza ravvicinata, impugnando la pistola nei confronti di Manuel e Martina mentre si trovavano fermi sul marciapiede.
Il commento di Daniel
Pragmatico il giovane nuotatore rimasto paralizzato dopo aver ascoltato il verdetto: “La sentenza non cambia le cose: non mi restituirà certamente le gambe. In questo momento penso esclusivamente a riprendermi, consapevole che la giustizia debba fare il suo corso. Non mi importa sapere se chi mi ha fatto del male sia punito con 16 o 20 anni di prigione. Nessuna sentenza mi può fare ritornare come prima”.
Il legale di Bortuzzo
Si è fatto portavoce della famiglia del giovane Daniel, l’avvocato Massimo Ciardullo: “La famiglia Bortuzzo ha reagito con grande dignità – ha detto – Mi hanno solo chiesto se per me era una pena giusta e ho risposto di sì. L’impianto accusatorio ha retto. Compresa la premeditazione”. Disposta anche una provvisionale di 300mila euro in favore di Manuel Bortuzzo.