MILANO – In meno di una settimana dall’esplosione dell’allarme coronavirus, alberghi, b&b e agenzie di viaggio hanno già visto andare in fumo 200 milioni di euro di prenotazioni per il mese di marzo. A stimare l’impatto dell’emergenza sulle imprese del turismo è Assoturismo Confesercenti.
La cifra riguarda solo i valori di viaggi e sistemazioni cancellati, e non include la mancata spesa turistica dei viaggiatori. Che avrà pesanti ricadute anche su guide e trasporti turistici, oltre che bar, ristoranti e attività commerciali in tutta Italia. Ad essere investite dalle disdette, infatti, non sono solo le attività ricettive delle regioni interessate dai focolai: a Roma si registrano picchi di cancellazioni del 90% delle prenotazioni, dell’80% in Sicilia. Ad incidere lo stop alle gite, alla convegnistica e agli eventi; ma pesano anche le cancellazioni che arrivano dai viaggiatori stranieri. Che incidono soprattutto nelle città d’arte, dove i turisti provenienti dall’estero costituiscono circa la metà dei flussi complessivi.
(LaPresse)