Confindustria: la nostra agenda non cambia, occorre puntare sullo sviluppo

"È dal 2016 che indichiamo in più crescita, meno deficit e meno debito pubblico i tre capisaldi di una politica economica capace di rimettere in moto il Paese"

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 04/06/2018 Milano (Ita) - Largo greppi 1 Cronaca Assemblea Assochimica 2018 - Presente anche il presidente del Parlamento Europeo Nella foto: Vincenzo Boccia, Presidente Confindustria

MILANO“Cambia il governo, resta la nostra Agenda”. Così Confindustria che in attesa dell’intervento alle Camere del premier incaricato Giuseppe Conte rinnova l’auspicio che l’esecutivo metta al centro della sua attenzione l’economia reale e mostri sensibilità ai temi dello sviluppo.

L’appello di Confindustria al nuovo governo

“È dal 2016 – ricorda Confindustria – che indichiamo in più crescita, meno deficit e meno debito pubblico i tre capisaldi di una politica economica capace di rimettere in moto il Paese tenendo i conti sotto controllo. In questo senso appare prioritario rilanciare gli investimenti in infrastrutture in Italia come in Europa superando ogni resistenza ideologica. Intervenendo con misure anticicliche rese ancor più necessarie dal rallentamento della Germania e assicurando alle imprese un’indispensabile competitività di sistema”.

Puntare sullo sviluppo

“Per la sua storia e la sua posizione di seconda manifattura d’Europa l’Italia dovrà svolgere un ruolo di primo piano in una nuova stagione riformista dell’Unione europea. Avendo cura di usare la crescita per ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà. Appare quindi indispensabile puntare ad avere un commissario di primo livello a Bruxelles e dirigenti di alta qualità. Come abbiamo più volte ribadito – conclude Confindustria – valuteremo i provvedimenti che saranno adottati nella consapevolezza che ci aspetta una manovra molto delicata. E che il Paese ha un grande bisogno di reagire”.

(AWE/LaPresse)

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