Confisca revocata, il bene non era nelle mani del clan

La Corte d'appello restituisce al proprietario l'immobile di Melito di Napoli: decisivi gli atti sulla compravendita

MELITO DI NAPOLI – Revocata la confisca riguardante l’immobile di via delle Ginestre a Melito di Napoli e l’annesso box. A deciderlo è stata la seconda sezione della Corte d’Appello di Napoli su richiesta di Armando Traetta, rappresentato dall’avvocato Ferdinando Letizia.

I sigilli erano scattati nell’ambito di un provvedimento giudiziario riguardante Alfredo Cicala, condannato per associazione mafiosa (clan Mallardo). Nel dettaglio, l’autorità giudiziaria aveva bloccato alcuni dei beni riconducibili alla società C&C Costruzioni, ritenuta gestita da prestanomi di Cicala.

Traetta aveva comprato l’immobile proprio da questa società con un contratto preliminare di compravendita nel 1993. Gli elementi analizzati dalla Corte d’Appello hanno evidenziato che Cicala non avesse mai esercitato su quell’immobile alcun potere. E dall’aprile 1996 la famiglia Traetta si è trasferita lì in pianta stabile.

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