NEW YORK – Nessuna interferenza dei governi stranieri nelle elezioni. E’ questo l’obiettivo del presidente del Congo Joseph Kabila che ha parlato alle Nazioni Unite in merito alla chiamata alle urne prevista per il prossimo dicembre. “Le elezioni sono irreversibili”, ha dichiarato con fermezza il leader congolese. Un messaggio chiaro lanciato a chi vorrebbe dire la sua sulle elezioni nazionali, un argomento che negli ultimi anni ha causato addirittura delle vittime per le violenti proteste scatenatesi a causa della mancata convocazione delle consultazioni.
Elezioni pacifiche e credibili
Dopo gli scontri e le proteste di questi ultimi anni, lavata fissata per le elezioni è il 23 dicembre. Un termine da cui, come ha sottolineato il presidente Kabila, non si può tornare indietro. Per buona pace di chi, dall’esterno, avrebbe voluto manovrare le votazioni, una cosa che il presidente ha stigmatizzato nel suo discorso all’Onu. “Sarà fatto di tutto per garantire lo svolgimento pacifico e credibile di queste elezioni”, afferma Kabila che non risparmia qualche stoccata. “Le Nazioni Unite non sarebbero una organizzazione super partes se l’ interferenza di alcuni governi (nessuno citato in particolare ndr) in materie che riguardano senza dubbio la politica interna di singoli Stati continuasse”, ha chiuso il presidente.
Kabila non potrà ripresentarsi
L’attuale presidente del Congo Joseph Kabila non potrà ripresentarsi alle elezioni del prossimo 23 dicembre, stando alla legge in materia. E’ infatti in carica dal 2001, dopo l’omicidio del padre. La naturale scadenza del suo mandato era fissata per il 2016. Ma la situazione delicata e l caso politico creatosi hanno protratto la consiliatura fino ad oggi. Toccherà ad altri, quindi, rendere adesso in mano le redini di un paese evitando nuovi scontri politici ed altre vittime. La mancata convocazione delle consultazioni nei mesi scorsi ne ha già fatte troppe.