Congresso Pd, i candidati sotto esame sugli incarichi

Congresso Pd, i candidati sotto esame sugli incarichi
Congresso Pd, i candidati sotto esame sugli incarichi

CASERTA – L’appoggio degli esponenti Pd campani ai candidati al congresso nazionale si gioca su diversi punti. Ovviamente, nella scelta del candidato al congresso conterà il peso che il nuovo segretario vorrà dare alla Campania in termini di incarichi. Il gruppo che fa capo all’europarlamentare, al deputato  Stefano Graziano e al presidente regionale dell’Anci Carlo Marino potrebbe ad esempio chiedere l’incarico di vicesegretario per la Picierno. Allo stesso modo, all’ala espressione del presidente della Regione Vincenzo De Luca (considerata più propensa a Bonaccini) potrebbe essere conferito un incarico di responsabile per il Sud che andrebbe a Piero De Luca, parlamentare e figlio del governatore. Entrambi i gruppi, però, al momento aspettano l’evolversi degli eventi. L’unico esponente campano dei dem ad essersi schierato pubblicamente è il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, che in questi giorni ha dichiarato il suo appoggio a Bonaccini. Con lui diversi sindaci, ma lo schieramento è circoscritto alla sola provincia di Caserta. Sono comunque considerati prossimi a Bonaccini sia il capogruppo al Comune di Napoli Gennaro Acampora che quello in Regione Mario Casillo. Va ricordato che quest’ultimo, una volta celebrato il congresso nazionale, aspirerebbe all’incarico di segretario regionale. Nel medesimo gruppo, l’ex parlamentare Lello Topo, fallita la corsa alla riconferma, punta adesso al Parlamento europeo. In consiglio regionale un’altra fazione è quella costituita da Massimiliano Manfredi e da Bruna Fiola: in quel caso l’obiettivo è la segreteria provinciale di Napoli. Il deputato Marco Sarracino è invece ritenuto più vicino a Elly Schlein, così come la corrente che fa capo all’ex ministro Orlando. In questo gruppo faceva eccezione la dirigente nazionale ed ex parlamentare Camilla Sgambato, che sembrava orientata a sostenere Matteo Ricci, ma la rinuncia alle primarie da parte del sindaco di Pesaro (che sosterrà Bonaccini) dovrebbe portarla a convergere sulle posizioni della sua corrente.

Va poi tenuta presente la questione delle alleanze: quanto sta avvenendo nel Lazio, con Sinistra italiana che si sta avvicinando ai 5 Stelle, non condividendo la scelta di includere nella coalizione il Terzo Polo di Renzi e Calenda, pone il problema della linea da tenere in Campania alle Comunali del 2023. Il governatore della Puglia Michele Emiliano va nella stessa direzione di Sinistra italiana, ritiene che l’alleanza naturale sia quella con i 5 Stelle e punta a tagliare fuori Italia viva e Azione. Va infine notato che i candidati sono chiamati a esprimersi in maniera chiara (cosa finora non avvenuta) sulla bozza Calderoli per l’autonomia differenziata e in particolare sulle modifiche da chiedere. Un punto che per la Campania, così come per l’intero Meridione, non è certamente di secondo piano.  

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