Consiglio dei Ministri: Salvini-Di Maio, cala il gelo su Ilva e Autostrade

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Nonostante il caldo torrido qi questi giorni su tutta la Penisola, cala un’ondata di freddo tra Di Maio e Salvini. L’oggetto del contendere, questa volta, riguarda due temi scottanti quali come Ilva e Autostrade, A quest’ultima  i 5S pensano a togliere la revoca delle concessioni dopo il crollo del ponte Morandi, mentre per quanto concerne L’Ilva i grillini puntano  alla cancellazione dell’ all’immunità penale per l’Arcelor Mittal.

Le perplessità di Salvini

Il leader leghista fonda le sue perplessità sull’assenza de grillino al Consiglio dei Ministri e sulla dichiarazione dello stesso Di Maio che aveva detto: “su Autostrade useremo il pugno duro”.Il sospetto di Salvini si basa sul fatto che Di Maio non abbia preso parte al Consiglio dei ministri per non figurare tra i coloro che hanno votato l’assestamento di bilancio e il miliardo e mezzo da accantonare, amputandolo da reddito di cittadinanza e quota 100. Insomma c’è molta carne al fuoco, compreso l’assestamento di bilancio e, per evitare che bruci, c’è bisogno di chiarezza e confronto tra le parti in causa.E sul suo abbandono del Consiglio dei Ministri Salvini getta acqua sul fuoco: “nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solamente tanto lavoro da fare”.

La risposta polemica dei 5S

Come sempre accade in questi casi, polemica chiama polemica. E quella dei 5S come consuetudine, non si è fatta attendere, definendo l’atteggiamento di Salvini al Consiglio dei Ministri “chiaramente presuntuoso. Ha cercato una scusa per far notizia, per uscirsene polemicamente, perché era nervoso”. E sull’assenza di Di Maio al CdM “Sapevano benissimo da una settimana che Luigi non ci sarebbe stato.

L’assenza, per motivi del tutto personali e non politici, era stata comunicata non solo al presidente del Consiglio Conte, ma anche alla delegazione leghista. Se poi Salvini non parla con Giorgetti, non è un problema nostro, è un problema di comunicazione interna. La concomitanza della diretta non era voluta, come l’assenza. Del resto non è la prima volta che accade. Quante volte è stato assente Salvini o ha lasciato il consiglio per andare in tv o a un comizio elettorale?”. E concludono: “Noi, naturalmente, vogliamo trovare una soluzione, anche per rispetto delle persone che hanno perso la vita. Ma contro i Benetton. Useremo il pugno duro”. E sull’attacco a Salvini: “Era solo una narrazione dei fatti e un auspicio che la Lega appoggi il Movimento in questa battaglia”.

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