ROMA – Italiani bocciati in finanza: uno su tre, più del 30 per cento, non sa cosa sia un conto corrente, e non conosce nemmeno termini come azioni, obbligazioni, fondi comuni e i modernissimi Bitcoin. Lo evidenzia il rapporto Consob sulle scelte d’investimento delle famiglie, secondo cui il 40% degli intervistati non è in grado di individuare un’opzione di investimento. Anche se in linea generale vince il mattone su ogni tipo di impiego finanziario. A mancare è proprio l’educazione finanziaria, con il 21% degli intervistati che non conosce nessuna delle nozioni di base (inflazione, relazione rischio/rendimento, diversificazione, caratteristiche dei mutui, interesse composto) e delle nozioni avanzate (riferite ai titoli obbligazionari).
Con una popolazione sempre più anziana – la quota di persone oltre i 65 anni dovrebbe toccare, nel 2025, il 25% del totale – a fine 2018 il tasso di dipendenza degli individui di età pari o superiore a 65 anni dalla popolazione in età lavorativa ha raggiunto il 35%. Circa quattro punti percentuali in più del valore nell’Eurozona. Mentre il reddito mediano dei più anziani continua a risultare inferiore a quello degli altri Paesi europei. E cresce anche il divario delle competenze digitali.
A prendere le decisioni sono quasi sempre gli uomini, in tre quarti dei casi. Anche se le scelte economico-finanziarie risultano condivise con il partner in oltre il 60%. Mentre il dato sale all’80% se si considerano anche altri membri del nucleo famigliare. Più del 40% si riconosce elevate capacità di gestire le proprie finanze. E circa la metà riporta un livello di disagio o ansia finanziaria basso o molto basso.
(LaPresse)