ROMA – “E’ compito proprio del legislatore farsi carico della tutela dei ‘nuovi diritti’, “ma in mancanza di un suo intervento, mancanza a volte giustificata dal tumultuoso evolversi della società, la Corte non può, a sua volta, rimanere inerte, specie quando sono in gioco i diritti di minoranze, la cui tutela è il naturale campo di azione dei giudici, quali garanti di una democrazia veramente inclusiva”. Così il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio, nella relazione sull’attività della Consulta nel 2020.
Il presidente della Consulta ribadisce che sono “scarsi i risultati dei moniti” al legislatore, “che in effetti sono rimasti in gran parte inascoltati, con l’unica recente e peraltro rilevante eccezione di quello rivolto con la sentenza n. 152, al fine di garantire l’innalzamento del fondo per gli invalidi civili totali titolari di pensione di inabilità, a decorrere dal diciottesimo anno di età”.
(LaPresse)