Consumi, record di italiani al ristorante: spesi 85 miliardi nel 2018

Coldiretti e Federazione italiana cuochi hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per valorizzare l'italianità e la genuinità dei prodotti

©A&G / Lapresse 19-04-2008 Genova, Italia Varie James D. Bowien, statunitense di origine coreana che lavora come cuoco in un ristorante italiano di San Francisco  il vincitore del secondo Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, svoltosi oggi al Palazzo ducale di Genova. Il Campionato mondiale di pesto al mortaio ha visto la partecipazione di cento concorrenti, provenienti da tutto il mondo, dilettanti e professionisti, che si sono affrontati dal vivo nella preparazione della celebre salsa genovese a base di basilico. Nella foto: mortaio e pestello con gli ingredienti per il pesto

MILANO “E’ record nel 2018 per la spesa in pranzi e cene fuori casa che sale al massimo storico di 85 miliardi di euro. Pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani”. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti divulgata in occasione della firma a Roma dell’accordo con la Federazione Italiana Cuochi (Fic), sottoscritto dai presidenti Ettore Prandini e Rocco Pozzulo. L’intesa prevede una serie di iniziative congiunte per la promozione dei prodotti alimentari e della cucina 100% made in Italy.

Un italiano su 4 sceglie il ristorante

Quasi un italiano su quattro (22,3%) nel 2018 ha mangiato fuori almeno una volta a settimana, secondo l’analisi Coldiretti su dati Censis. Dalla quale si evidenzia che i giovani e i laureati sono i più assidui clienti dei servizi di ristorazione con il 33,8% che li frequenta almeno una volta a settimana, rispetto al 25,6% degli italiani tra i 35 e i 64 anni e il 6,7% degli over 65.

L’italianità del prodotto alimentare è tra i requisiti essenziali

“Il requisito più richiesto – continua Coldiretti – è l’italianità del prodotto alimentare, indicato dal 44% degli italiani come la caratteristica più importante al momento della scelta dei cibi. Mentre il 35,2% indica la tracciabilità che consente di verificare il rispetto di sicurezza, genuinità e salubrità dei prodotti”.

Il protocollo d’intesa tra Coldiretti e Federazione italiana cuochi

Questi aspetti sono al centro del protocollo d’intesa sottoscritto da Coldiretti e Federazione italiana cuochi. A partire dalla promozione dell’indicazione dell’origine dei prodotti agricoli nei menù dei ristoranti italiani e delle mense pubbliche. Valorizzando il made in Italy agroalimentare e combattere la diffusione dell”Italian sounding’ in Italia e all’estero.

Promuovere la qualificazione delle mense scolastiche e ospedaliere

“Un ulteriore obiettivo è quello – continuano Coldiretti e Fic – di promuovere la qualificazione delle mense scolastiche e ospedaliere attraverso l’utilizzo di prodotti del territorio e del vero made in Italy agroalimentare. Per fare ciò occorre privilegiare negli appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni”.

“Da qui – continua la Coldiretti – l’impegno a incentivare percorsi formativi per gli operatori dei rispettivi settori. Incrementando l’impiego, la consapevolezza e l’accurata conoscenza delle proprietà dei prodotti agricoli in ambito ristorativo. E più in generale nelle preparazioni alimentari”.

(AWE/Lapresse)

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