Conte a Piazza Affari: “Necessaria una semplificazione delle procedure economiche”

Il premier ha suonato la campanella di apertura delle contrattazioni

Foto Filippo Attili / LaPresse in foto Giuseppe Conte

MILANO – Come previsto è iniziata questa mattina alle 9 la giornata milanese del premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha infatti partecipato alla cerimonia di avvio di seduta a Piazza Affari suonando la campanella che tradizionalmente indica l’avvio delle contrattazioni.

Il tour milanese del premier Giuseppe Conte

Si tratta soltanto della fase iniziale di un programma preciso che prevede una visita privata a Piazza Affari con i vertici di Borsa Italiana che lo accompagnano nel tour. A fargli da Cicerone l’amministratore delegato Raffaele Jerusalmi e il presidente Andrea Sironi. Successivamente, nel pomeriggio, la giornata milanese del premier continuerà con un incontro con il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino e poi con il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi.

Le sue dichiarazioni

“Dobbiamo fare in modo che non ci sia mai una sovra regolazione – ha detto Conte a margine dell’apertura delle contrattazioni in Borsa – Il nostro paese non ha bisogno di questo ma di una semplificazione dell’ambiente legale che sia più aperto e più facile per la business community. Si tratta di un decreto – ha proseguito il presidente del Consiglio – che contiene qualche norma di semplificazione, non dovete rimanere delusi. C’è una legge di delega sulla semplificazione approvato a dicembre a cui seguirà un decreto legislativo che sarà la madre di tutte per Riforme”.

Il premier ha poi spiegato: “Tutto il sistema delle imprese ha bisogno di procedure e tempi certi altrimenti qualunque piano economico non può raggiungere gli obiettivi. Non possiamo che augurarci di avere sempre una forte capacità di attrarre capitali. La borsa testimonia la capacità di attrarre e gestire in modo legale i processi. Questa è una cosa che non è garantita da altri canali – ha concluso Conte – trasparenza e legalità sono obiettivi che ci dobbiamo porre. Benvenuti i controlli anche se a volte percepiti come severi”.

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