Giuseppe Conte alla Camera per l’informativa sulla pandemia e sulle misure fin qui adottate dall’esecutivo per contrastare il dilagare del virus. Subiti le proteste dell’opposizione perché Conte non indossava la mascherina di protezione. Subito è intervenuto il presidente della Camera Roberto Fico a discolpa del premier ricordando che si stavano rispettando i margini di sicurezza tra i banchi del governo.
Conte: sano bilanciamento degli interessi
“Stiamo affrontando un’emergenza che non ha precedenza nella storia repubblica, siamo costretti a riconsiderare modelli di vita, a rimeditare i nostri valori, a ripensare il nostro modello di sviluppo. Sono giorni in cui è vivace il dibattito, anche critico, sulle decisioni assunte. La vivacità rileva la forza e la vitalità del nostro sistema democratico. Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c’è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale”.
Sfida complessa
“È direi imperativo categorico per un Governo – ha aggiunto Conte – chiamato ad affrontare questa emergenza, una sfida così complessa, un governo che deve proteggere la salute e la vita stessa dei cittadini di fronte a una minaccia così concreta e insidiosa, porre a fondamento delle proprie decisioni, non già le libere e mutevoli opinioni che si susseguono e che di volta in volta prevalgono nell’opinione pubblica, bensì le raccomandazioni frutto di meditate ricerche e riflessioni di qualificati esponenti del mondo scientifico”. Poi ha sottolineato come ci sia stata in questi giorni “una discussione ampia con i membri del governo, forze di maggioranza, parti sociali ed enti territoriali riuniti in una cabina di regia. Anche il Parlamento è stato costantemente e doverosamente informato” che “non sono certo io a doverlo ricordare, dispone di tutti gli strumenti per indirizzare e controllare l’azione del governo. Il governo sarà sempre molto attento ai contributi che le Camere vorranno portare. Lo sarà ancora di più nella seconda fase dal 4 maggio, con il progressivo allentamento delle misure e il ritorno alla vita”.
La Fase 2
“Il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Cts in modo da seguire un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni. Quello messo in campo è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio. Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del chiudiamo tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi. Nelle prossime ore il ministro della Salute emanerà un provvedimento per definire criteri e specifiche soglie di allarme per una valutazione accurata della tendenza al contagio in ciascuna area del Paese. Una volta che saranno definiti questi criteri sarà possibile anche un allentamento delle misure restrittive circoscritto su base territoriale, dove la situazione epidemiologica appare meno critica”.
Sostegno al turismo
Sempre parlando del prossimo decreto economico Conte sottolinea che “per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese.
Il governo intende dedicare alle famiglie lo spazio che meritano nei prossimi provvedimenti. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale. Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata. Specifica attenzione dovrà essere dedicata al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico”.
Meloni, Conte despota
“Anche oggi è venuto ad informare per ultimo il Parlamento delle sue decisioni insindacabili – ha detto la lader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni –. Questo non è più tollerabile. Lo dico con pacatezza: lo abbiamo consentito all’inizio ma dopo tre mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza non c’è più ragione di continuare con questi metodi, a meno che il governo non intenda utilizzare questa emergenza per accrescere la sua visibilità personale, Questo non è un reality show”.