Roma – Nella settimana di settembre in cui a Roma tutto riapre -dalle panetterie alle commissioni parlamentari- una notizia irrompe come un fulmine da Bruxelles.
In lizza per una cattedra universitaria
Non si tratta di un messaggio della Commissione Ue all’Italia, ma di un articolo di Politico.eu, sito di informazione europea secondo cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe in lizza per una cattedra universitaria alla Sapienza di Roma.
Il premier dovrebbe sostenere un test di inglese legale
L’articolo evidenzia come l’inserimento del nome dell’attuale primo ministro nella rosa dei candidati violerebbe le norme che vietano a chi ricopre alti uffici pubblici di essere considerato per tali posizioni lavorative. Intanto, le opposizioni cominciano ad attaccare l’inquilino di Palazzo Chigi per “conflitto di interessi”, chiedendone le dimissioni.
Già nell’occhio del ciclone per il CV
L’ex premier Matteo Renzi, che aveva irriso Conte bollandolo come un presidente del Consiglio invisibile, affonda: “Ecco perché non è venuto alla riunione di governo di lunedì, stava studiando per l’esame di inglese, e non è uno scherzo!”. Conte, peraltro, era già stato preso di mira perché nel Cv aveva inserito, forse gonfiandole un po’ troppo, esperienze all’estero.
Pregressa candidatura per trasferimento a Roma
Il diretto interessato spiega che in effetti, prima di diventare premier, tra gennaio e febbraio, aveva deciso di candidarsi per il trasferimento, in una procedura che non è esattamente equiparabile ad un concorso per il posto di professore ordinario.
Il posto per la cattedra del suo mentore alla Sapienza, il prof Guido Alpa
Lo stesso premier spiega che, pur amando molto il suo lavoro all’ateneo fiorentino, aveva pensato di trasferirsi all’ateneo di Sapienza.”L’idea è un po’ carina – ironizza poi Conte – il presidente del Consiglio va a fare un colloquio di lingua inglese dopo aver fatto tanti bilaterali con i leader del mondo”.
Impegni istituzionali non permetteranno al premier di partecipare all’esame
Gli impegni istituzionali mi impongono di riconsiderare” la possibilità di presentarsi all’esame d’inglese, cosa che peraltro non dovrebbe essere in conflitto di interesse”. Ad ogni modo, gli “impegni istituzionali”, sottolinea Conte, non gli permetteranno di partecipare all’esame.