ROMA – La sfida della sostenibilità non è più rinviabile, con l’Ue che incalza per l’attuazione dell’Agenda 2030. E l’Italia vuole fare la sua parte, coinvolgendo tutti gli stakeholder di rilievo nazionale ed internazionale. Il governo giallorosso prova a sprintare sulla strada ‘eco’, puntando con forza sulla cabina di regia ‘Benessere Italia”, istituita lo scorso giugno. I pilastri sono cinque: rigenerazione equa e sostenibile dei territori, mobilità, transizione energetica, economia circolare, qualità dei tempi e degli stili di vita. Al Cnel va in scena la prima riunione dell’organismo e, al termine di un panel con esperti di settore e manager pubblici (Cdp e Enel), arrivano anche le parole di Giuseppe Conte. “La Cabina di Regia sarà essenziale nel coordinare le attività di governance del benessere e della qualità della vita”, spiega sorridente il premier.
Con un appello importante: “C’è molta attenzione per lo sviluppo sostenibile a più livelli, bisogna fare sistema: governo, imprese, associazioni di categoria, fondazioni e solo così potremo perseguire gli obiettivi dell’agenda 2030”. Insomma, la parola chiave è “sinergia”, per definire gli strumenti migliori per realizzare “obiettivi così sfidanti e ambiziosi”.
La soddisfazione del premier italiano
La Cabina di regia ha il compito di sostenere, potenziare e coordinare le politiche e le iniziative dell’esecutivo per il Benessere Equo e Sostenibile (BES) e per l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS). Non è un mistero che, soprattutto dalla parte M5S, si cerchino nuovi strumenti per misurare il benessere superando il Pil, il prodotto interno lordo. “L’Italia è all’avanguardia”, ribadisce la presidente Filomena Maggino. “Ci incontreremo, ci coordineremo, abbiamo realizzato una piattaforma digitale nella logica di lavorare insieme e identificare gli ambiti strategici. L’Italia rappresenta un modello emulabile osservato e apprezzato a livello internazionale”.
Al Cnel il presidente Tiziano Treu annuncia di essere al lavoro per realizzare “delle linee guida per rendere omogenei o avvicinare quanto possibili gli indicatori utilizzati dal sistema privato con gli indicatori BES”, mentre da Enel Italia l’ad Carlo Tamburi sembra subito seguire la ricetta Conte: “La sostenibilità è al centro delle nostre strategie delle nostre attività di business in tutti i Paesi, in particolare in Italia”.
Ora bisognerà vedere quali saranno i primi frutti concreti, ma intanto, già dal gennaio 2021, il Cipe cambierà nome in Cipes. La mission? Ecostenibilità per ridurre le diseguaglianze, ampliatesi in questi anni per una crisi economica record. Ambiente e crescita a braccetto: sembra avere queste coordinate l’orizzonte per l’Italia e l’Europa targata von der Leyen.
(LaPresse)