Conti e nomine, le due partite dell’Italia con l’Ue: il governo penta-leghista a rischio flop

Conte: quello per evitare la stangata all'Italia, a causa dell’eccesso di deficit, “è un negoziato molto complesso e difficile

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse21-06-2019 Bruxelles, BelgioPolitica Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, giovedì 20 e venerdì 21 giugno, è a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo e all’Euro Summit. Prima di iniziare i lavori dell'Euro Summit ha tenuto un punto stampa.DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Incassare tanti voti per contare di più in Europa: era l’obiettivo del governo penta-leghista. E di preferenze, soprattutto il Carroccio, ne ha ottenute tante. Ma a quanto pare non sembra che incideranno notevolmente al tavolo Ue, un tavolo su quale si gioca una doppia partita: da un lato il tentativo di evitare la procedura di infrazione, dall’altro le nomine. Ed entrambi sono ancora fermi al palo.

Quello per evitare la stangata all’Italia, a causa dell’eccesso di deficit, “è un negoziato molto complesso e difficile – ha spiegato Giuseppe Conte ieri a conclusione della conferenza stampa al termine del Consiglio Ue -. Non ho mai pensato che ci fosse una strada spianata, anzi mi sono anche meravigliato che a fine anno c’era una particolare sensibilità da parte della pubblica opinione, oggi sembra esserci una valutazione di strada spianata”.

Sulle principali poltrone da occupare non è stata raggiunta un’intesa. Conte è stato chiaro: l’Italia vuole appoggiare chiunque sia pronto a modificare le regole.

Se il Belpaese perderà su entrambi i tavoli, sarà il flop che rischierà di suonare il de profundis dell’asse grlillo-leghista.

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