MILANO – Alla Cop26 di Glasgow restano divisioni sulla questione del sostegno finanziario chiesto dai Paesi poveri per l’impatto disastroso del cambiamento climatico che subiranno sempre più in futuro. Su questo Stati Uniti e Unione europea, due fra i più grandi responsabili di emissioni al mondo, continuano ad avere profonde riserve. Stamattina, dopo una notte di ‘shuttle diplomacy’ fra le parti, è stata diffusa la terza bozza di documento. I colloqui, superata la scadenza ufficiale di venerdì sera per il termine del summit, sono nella fase finale dei colloqui, provando a stringere un accordo sul cambiamento climatico. Questa terza bozza cita l’uscita dal carbone e contiene un invito a obiettivi più forti di taglio del carbone per il prossimo anno, ma i rappresentanti dei Paesi in via di sviluppo sono adirati per il fatto che non contiene un impegno in termini di denaro per i danni che il cambiamento climatico ha già provocato. Il summit di Glasgow viene ritenuto un momento chiave per provare a mantenere l’aumento delle temperature globali entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali.
LaPresse
Cop26: divisioni su aiuti a Paesi più poveri per l’impatto del cambio di clima
Alla Cop26 di Glasgow restano divisioni sulla questione del sostegno finanziario chiesto dai Paesi poveri per l'impatto disastroso del cambiamento climatico che subiranno sempre più in futuro.