MILANO – “Se non rispondono con azioni concrete sarà sempre peggio. Se finirà come le altre Cop allora i giovani faranno tutto quello che non hanno fatto finora: non più solo qualche sciopero, ma batteremo il chiodo tutti i giorni, alzando la voce finché anche gli adulti non saranno costretti a unirsi, a farsi sentire insieme a noi. Il futuro è di tutti”. Così Federica Gasbarro, 26 anni, attivista italiana delegata al Youth4Climate, in un’intervista a Repubblica in cui indica l’unico risultato di questa Cop che potrebbe essere sufficiente per gli attivisti
“Una carta in cui tutti i partecipanti degli Stati si assumono l’impegno per il 2030 a essere a emissioni zero e ad abbandonare i combustibili fossili. Sarebbe abbastanza. Ma sono preoccupata e penso non avverrà – precisa l’attivista – La Cina fissa gli obiettivi in là e non cambia posizione, l’India nemmeno risponde, altri Stati sono troppo impegnati nell’economia di petrolio e carbone. Se non verranno presi impegni efficaci, magari spingendo su rinnovabili e aiuti ai Paesi vulnerabili, davanti agli occhi di tutto il mondo sarà sempre più chiaro di chi è la colpa nel non voler aiutare il Pianeta”.
(LaPresse)