Chiuso il G20 a Roma entra nel vivo la Cop26 di Glasgow, cruciale vertice dell’Onu sull’ambiente che si chiuderò il prossimo 12 novembre. Punto di partenza da cui si apriranno i lavori è l’intesa raggiunta nel summit romano in cui si è deciso di limitare l’innalzamento della temperatura media globale a un grado e mezzo. Presenti i leader di oltre cento Paesi tra cui quelli in arrivo al summit capitolino, da Mario Draghi al padrone di casa Boris Johnson secondo cui le chance di successo sono di sei contro dieci: “Se fallisce la Cop26 fallisce tutto”, afferma il premier britannico. Presente anche Greta Thunberg, arrivata in Scozia due giorni fa e acclamata come una star. Assenti il Papa e la regina Elisabetta. Dall’Onu nel frattempo arriva l’allarme: gli ultimi sette anni sono stati i più caldi di sempre. Cambio di programma invece, per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha deciso di non recarsi a Glasgow ed è tornato direttamente in Turchia dal vertice del G20 a Roma. L’ufficio di Erdogan non ha fornito spiegazioni per il cambio di programma. Secondo i media turchi, tuttavia, il presidente turco ha deciso di annullare il suo viaggio a Glasgow per motivi di sicurezza, a seguito delle restrizioni che sarebbero state imposte alle dimensioni della delegazione turca e al numero dei loro veicoli.
Draghi: “Dobbiamo andare oltre quanto fatto al G20”
“Ora, qui alla Cop26 dobbiamo andare oltre, molto più di quanto abbiamo fatto al G20. Dobbiamo accelerare il nostro impegno per contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, intervenendo a Glasgow. “Il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci“.
“Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso. Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi nel campo dei finanziamenti per il clima. L’Italia ha triplicato il suo contributo, arrivando a 7 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, per aiutare i paesi vulnerabili. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e quello privato, in modi nuovi.
Domani Roberto Cingolani, Ministro per la transizione ecologica, annuncerà un’iniziativa ambiziosa da parte dell’Italia”. “Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e privato, in modi nuovi. – ha aggiunto Dragi – .Johnson ha sottolineato l’importanza dei soldi pubblici: decine di trilioni. Ma ora dobbiamo usarli, dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli velocemente. Abbiamo bisogno che tutte le banche multilaterali e in particolare la Banca mondiale condividano con il settore privato i rischi che il privato non si può sostenere. Abbiamo bisogno di piattaforme. Johnson ci ha dato la buona notizia che i soldi non sono un problema, se vogliamo usarli bene”.
“Negli ultimi anni, i giovani ci hanno reso un servizio portando il tema del clima al centro del nostro dibattito politico. I giovani sono stati al centro del Vertice Pre-COP di Milano. A Glasgow, noi dobbiamo renderli orgogliosi”. Lo dice il premier Mario Draghi nel suo discorso in occasione dell’apertura della Cop26 di Glasgow.
Principe Carlo: “Emergenza clima è più grave del covid”
L’emergenza climatica “può essere ancor più grave e micidiale per il futuro dell’umanità” di quanto è stata “devastante” la pandemia da Covid. Così il principe Carlo alla cerimonia di apertura della Cop26 a Glasgow. “So che tutti quanti portate un fardello pesante sulle vostre spalle e non avete bisogno che io vi dica che gli occhi e le speranze del mondo sono su di voi”.
Il premier Johnson apre i lavori dei ‘big’
“Dobbiamo disattivare questo dispositivo del giorno del giudizio“. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson in apertura del summit globale Cop26. “Più aspetteremo e più alto sarà il prezzo che alla fine saremo costretti a pagare sulla catastrofe. L’umanità per troppo tempo è stata ad aspettare”, ha dichiarato Johnson. “La Cop26 non potrà essere la fine della storia sul cambiamento climatico. Anche se questa conferenza terminerà con dei vincoli, da qui a due settimane le colonne di fumo continueranno a uscire dalle zone industriali. Le macchine continueranno a congestionare il traffico delle città, alimentate da benzina e diesel. Se una conferenza bastasse a risolvere i problemi climatici non avremmo avuto bisogno delle precedenti Cop”. “Lentamente, con grande sforzo e dolore, Parigi ha costruito una scialuppa di salvataggio con l’obiettivo di riduzione del grado e mezzo della temperatura”, ha aggiunto Johnson, facendo riferimento agli accordi di Parigi. “C’ero come molti di voi a Copenaghen undici anni fa, ero a Parigi quando convenimmo sulle emissioni zero. Tutte queste promesse rischiano di essere un ‘bla bla bla’ e la collera del mondo sarebbe incontenibile“. È quanto ha dichiarato il primo ministro britannico Boris Johnson in apertura dei lavori del summit globale Cop26, citando le parole usate da Greta Thunberg a fine settembre allo Youth4Climate. “L’età media di questo summit è di più di sessant’anni. Ho intenzione di essere vivo nel 2060, avrò 94 anni, anche se non sarò più a Downing Street. Ma i figli che ci giudicheranno non sono ancora nati, e così i loro figli. Se falliamo, non ci perdoneranno”.
Al via sciopero dei rifiuti a Glasgow
Gli addetti alla raccolta dei rifiuti di Glasgow sono entrati in sciopero mentre i leader mondiali sono arrivati in città per discutere dell’azione per il clima. I netturbini e gli addetti alla pulizia delle strade di Glasgow hanno scioperato un minuto dopo la mezzanotte di lunedì, dopo che i colloqui sui salari tra il loro sindacato e il consiglio comunale si sono interrotti. Il sindacato Gmb ha detto che gli scioperi probabilmente dureranno per tutta la prima settimana della conferenza Onu di 12 giorni.
Biden atterato a Glasgow
L’Air Force One è atterrato a Glasgow per la Cop26. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha incontrato il premier britannico Boris Johnson, ha pianificato di portare avanti gli sforzi climatici della sua amministrazione e di annunciare nuove iniziative sul clima, compresi miliardi di dollari in una legislazione molto desiderata per aiutare le comunità più povere all’estero a far fronte ai danni climatici già in corso.
Draghi arrivato a conferenza Onu, accolto da Johnson e Guterres
Il premier Mario Draghi è arrivato alla conferenza Onu sul clima Cop26 a Glasgow. Ad accoglierlo il primo ministro britannico, Boris Johnson, e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
Von der Leyen: “Qui momento verità per fermare cambiamento climatico”
“La Cop26 è un momento di verità per i nostri piani per fermare il cambiamento climatico“. È quanto scrive la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un tweet di commento alla Cop26 che si sta tenendo a Glasgow. “L’Europa si impegna ad essere il primo continente climaticamente neutrale al mondo e ad unire le forze con i suoi partner per un’azione climatica più ambiziosa”, prosegue Von der Leyen. “La corsa globale per la rete zero entro la metà del secolo è iniziata”, conclude nel tweet.
Trudeau, non c’è tempo da perdere sulla crisi climatica
“Quando si tratta di crisi climatica, non c’è tempo da perdere – dobbiamo intraprendere azioni coraggiose ora. Ecco perché ci mettiamo subito al lavoro a Cop26 oggi”. Lo scrive il premier canadese Justin Trudeau in un tweet. “Insieme ad altri leader, cercheremo di trovare soluzioni e fare progressi reali. Restate sintonizzati”, conclude Trudeau.
Sturgeon: “A Glasgow in gioco il nostro futuro”
“È un evento gigantesco, con sfide complesse. Lo sciopero dei treni è stato scongiurato. Sugli alloggi stiamo facendo il possibile per accogliere tutti. Ma la cosa più importante ora è colmare, nelle prossime due settimane, il vuoto enorme che abbiamo sul clima. I leader mondiali avranno una responsabilità colossale. Il mondo non sta facendo abbastanza e questo summit deciderà le sorti del pianeta”. A dirlo, in un’intervista a Repubblica, è la premier scozzese Nicola Sturgeon, che ospita la Cop26 a Glasgow. “Il motto della Cop è di ‘tener vivo il sogno di 1,5 gradi’ e preparare il terreno affinché questo obiettivo possa essere raggiunto nei prossimi anni ed evitare così la catastrofe”. Un obiettivo comune che ha fatto passare in secondo piano anche rivalità antichissime: “Nonostante molte nostre divergenze, con Londra c’è stata grande collaborazione negli ultimi mesi e spero che il governo britannico raggiunga un ottimo risultato con la Cop26. Inoltre, vogliamo essere un esempio: la Scozia si è impegnata, in maniera vincolante, a raggiungere emissioni zero entro il 2045 (cinque anni prima di Regno Unito e Ue, ndr), e ridurle del 75% entro il 2030”.
Johnson: “Manca un minuto all’ora X, dobbiamo agire ora”
“L’umanità ha esaurito il tempo sui cambiamenti climatici. Manca un minuto all’ora X e dobbiamo agire ora”. È quello che il premier britannico Boris Johnson dirà alla cerimonia di apertura della Cop26 a Glasgow, in Scozia, secondo le anticipazioni del suo discorso diffuse da Downing Street e riportate dalla stampa locale. “Se non prendiamo sul serio il cambiamento climatico oggi, domani sarà troppo tardi per i nostri figli”, è un altro passaggio del discorso con cui BoJo spingerà ad adottare misure concrete per eliminare gradualmente l’uso del carbone, accelerare la transizione ai veicoli elettrici e fermare la deforestazione.
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