MILANO – Un treno in corsa che non conosce ostacoli contro una utilitaria che singhiozza e si inceppa di continuo. Lazio e Napoli sono due entità che viaggiano a velocità opposte e ognuna con la convinzione dei propri mezzi. L’obiettivo per domani sera al San Paolo è raggiungere i quarti di finale di Coppa Italia, appuntamento al quale i biancocelesti arrivano forti di una striscia di vittorie da record in campionato, al contrario dei partenopei, travolti da una crisi che sembra senza via d’uscita, con spogliatoi divisi, dirigenza furiosa e anche il traguardo minimo dell’Europa League che si allontana.
La Lazio di Inzaghi che sogna lo scudetto ha voglia di stupire ancora e non intende fermarsi proprio adesso che il treno è lanciato verso altri primati. “Sappiamo che avversario affronteremo domani: il Napoli ha qualche problema in campionato, ma è una grande squadra reduce da due stagioni ottime. Per noi la Coppa Italia rappresenta molto, andremo a Napoli per offrire una grande prestazione e passare il turno”, ha detto il tecnico biancoceleste che si attende una gara intensa, decisa da episodi. “Dovremo farli girare dalla parte nostra: sfideremo una squadra forte. Devo valutare al meglio il recupero dei miei ragazzi perché siamo reduci da una partita importante e dispendiosa”, ha aggiunto.
Per il match di domani convocherà l’intera rosa tranne Jordan Lukaku, Marusic e Luis Alberto. Gli ingranaggi sono perfetti, dunque poco turn over nonostante il derby di domenica: in difesa dovrebbe tornare Luiz Felipe mentre a centrocampo si rivedrà Lulic. “In questa settimana sfideremo il Napoli e la Roma: ora dobbiamo preparare al meglio la partita di domani perché in palio ci sono le semifinali di Coppa Italia. Valuterò nel miglior modo possibile i calciatori che sono stati impiegati nella partita di sabato con la Sampdoria”, ha spiegato Inzaghi senza aggiungere dettagli. La cartezze è che ci tiene particolarmente a restare in corsa anche su questo fronte, dopo l’uscita di scena in Europa League.
Per il Napoli invece la sfida è l’occasione per rimettere insieme le macerie e riprovare a navigare verso approdi ambiziosi. Non sarà facile per Gattuso in versione ‘ghostbuster’ che dovrà rinunciare ancora una volta a Koulibaly e Mertens (per loro ancora lavoro differenziato) e dovra anche fare a meno di Younes, che ha subito un risentimento muscolare proprio oggi, nella fase di allenamento prima che il mister diramasse la lista dei convocati.
Il gruppo è allo sbando, il presidente De Laurentiis è tornato sul piede di guerra per il ritiro nuovamente interrotto e dunque saldare la squadra è alquanto complicato. Anche perché i numeri parlano più di mille proclami: era dalla stagione 2007-2008 che il Napoli non aveva così pochi punti, 24 punti, dopo 20 giornate di campionato. Era quello del ritorno in serie A con Edy Reja in panchina.
Inoltre Gattuso è reduce da 4 sconfitte in 5 giornate di campionato e anche qui la statistica non aiuta: vent’anni fa stagione 2000-2001 era questi i numeri con cui il Napoli di Zeman finì poi per retrocedere. Inoltre sono tre mesi che il Napoli non vince in casa in serie A: l’ultima volta fu contro il Verona. Era la metà di ottobre. Il San Paolo mortificato sogna la svolta e si affida alla Coppa Italia per provare a ribaltare il destino. E davanti ad una situazione così delicata è arrivato il sostegno di una grande ex come Diego Maradona, che prova a scuotere la squadra. “Cammina con i tuoi piedi. Gioca con l’anima! Forza Napoli sempre” è il messaggio lanciato sulle pagine social del ‘Pibe’. (LaPresse)