MILANO – Jose Mourinho contro il suo passato. Lo Special One torna con la Roma a San Siro, ma per la prima volta sfiderà l’Inter con cui nel 2010 ha realizzato uno storico Triplete. In palio nella sfida del Meazza un posto nelle semifinali di Coppa Italia, obiettivo che fa gola soprattutto alla Roma. I giallorossi sono ormai tagliati fuori da ogni discorso Scudetto e anche la rincorsa per un posto in Champions è in salita, per questo la possibilità di conquistare un trofeo che nel corso degli anni è diventato sempre più importante potrebbe dare una svolta in positivo alla prima stagione del ‘vate di Setubal’ nella Capitale. Di fronte, però, un’Inter ancora con il dente avvelenato dopo la sconfitta in rimonta nel Derby contro il Milan. Per gli uomini di Simone Inzaghi c’è però il rischio di scendere in campo con la testa già al big match di campionato contro il Napoli, un errore di cui una vecchia volpe come Mourinho proverà ad approfittare.
In casa giallorossa a tenere banco è ancora il finale burrascoso contro il Genoa, con le vibranti proteste per il cervellotico annullamento del gol di Zaniolo. Da sapiente comunicatore, nel dopo partita Mourinho ha tuonato contro la classe arbitrale lamentando un trattamento non all’altezza per la sua squadra. “Siamo piccoli”, le parole dello Special One a proposito di un andazzo che avrebbe privato la sua Roma di punti importanti in chiave Champions. Sul fronte formazione, Mourinho spera di recuperare in extremis Pellegrini da schierare sulla trequarti alle spalle di Zaniolo e Abraham. Sulla fascia sinistra dovrebbe tornare Vina, mentre a centrocampo Veretout è favorito su Cristante. Per lo Special One, che potrà contare sul rientro di Lorenzo Pellegrini, non sarà una partita come tutte le altre, come lui stesso aveva ammesso dopo la vittoria sul Lecce. “Mi dovrò preparare come ho fatto in campionato per la partita all’Olimpico, che vuol dire cercare non avere emozioni, cercare di pensare solo alla partita. Contro il Milan mi hanno insultato tutti… Sicuramente non lo faranno gli interisti. Quello che posso dire è che la gente non dimentica”, le parole del portoghese.
In casa Inter, Inzaghi sarà alla prese con la gestione di una settimana che potrebbe essere fondamentale in chiave Scudetto. Sabato al Maradona i nerazzurri affronteranno un Napoli in grande forma e che potrebbe ritrovare anche un Koulibaly galvanizzato dalla vittoria in Coppa d’Africa. Per questo dosare le forze domani sarà fondamentale, anche se l’appuntamento in Coppa Italia è ritenuto importante. “Incontriamo una squadra forte che può battere qualsiasi avversario sempre, hanno tanti giocatori di qualità e un grande allenatore come Mourinho. Dobbiamo essere bravi ad avere quella voglia di rivalsa dopo un derby perso immeritatamente. Sappiamo che il calcio è fatto di episodi e anche la Roma non sarà contenta perché viene da un pareggio interno con il Genoa sicuramente immeritato”, ha dichiratao il tecnico nerazzurro. In attacco quasi certa la presenza di Sanchez dall’inizio al fianco di Dzeko, con Lautaro in panchina. In difesa turno di riposo per De Vrij con D’Ambrosio e Ranocchia candidati ad una maglia da titolare. Possibile turnover anche sulle fasce con Darmian al posto di Dumfries e Dimarco per un Perisic uscito acciaccato nel Derby. Ancora fermi ai box oltr e a Correa, anche i due neo acquisti Caicedo e Gosens. Proprio l’esterno tedesco ha parlato al magazine Kicker, raccontando come si è concretizzato la trattativa che lo ha portato all’Inter. Gosens ha infine spiegato il no al Newcastle. “I pro erano chiaramente la Premier League e un contratto lucrativo, ma i contro avevano davvero troppi punti. Avrei messo a repentaglio i miei obiettivi sportivi”, ha detto Gosens. Cosa che con l’Inter potrà ancora raggiungere.
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