WASHINGTON (gp) – L’abbraccio tra i leader delle due Coree, dopo la crisi sul nucleare, ha segnato la svolta nei rapporti in Asia. Il presidente Kim sembra aver abbandonato i propositi belligeranti e il linguaggio minaccioso nei confronto degli Stati Uniti e dei ‘vicini di casa’. La pace è più vicina e ora Washington vuole capitalizzare questa opportunità.
Nucleare, a maggio comincia la dismissione
A conferma di questo arrivano le parole del segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che ha spiegato, nel corso di un’intervista a Abc news, che il presidente nordcoreano ha intenzione di stabilire “un piano di denuclearizzazione che per gli Usa deve prevedere un meccanismo completo, verificabile e irreversibile”. E stavolta la Corea del Nord sembra non intenzionata a fare clamorosi passi indietro. Si parla del mese di maggio come data di possibile avvio del processo di dismissione dei principali siti nucleari.
L’incontro con Trump e il fronte iraniano
La partita la vuole chiudere direttamente il presidente Usa, Donald Trump. L’inquilino della Casa Bianca sta lavorando all’organizzazione di un incontro con Kim, che sarebbe un passaggio storico dopo gli insulti che sono volati nei mesi scorsi. Singapore e la Mongolia potrebbero essere le sedi di questa stretta di mano che il mondo aspetta per sciogliere la tensione nucleare. Poi l’attenzione statunitense si concentrerà sull’Iran. Un altro fronte complicato da gestire.