ROMA (Ciro Iavazzo) – Le controversie risolte dal Corecom fra i cittadini e gli operatori di comunicazioni elettroniche hanno portato a rimborsi per 40 milioni di euro. Sono questi i dati presentati oggi in un vertice tenuto a Roma sulle attività svolte in Italia a cui hanno presenziato anche il presidente Angelo Marcello Cardani, il commissario Antonio Martusciello, il vice presidente dei Corecom, Antonio Mastrovincenzo, il presidente del Coordinamento nazionale, Filippo Lucci. Secondo le ultime statistiche, oltre l’84% delle controversie poste in essere sono state risolte. Il tutto nonostante un notevole aumento delle istanze presentate, grazie alle articolazioni territoriali di Agcom.
Errori e disservizi le maggiori cause dei contenziosi
Errori di vario tipo, dalle fatturazioni sbagliate all’interruzione o la sospensione improvvisa del servizio sono fra le maggiori cause che lo scorso anno, come riporta Corecom, hanno causato controversie fra i cittadini e e gli operatori di comunicazioni elettroniche. Ma anche spese di recesso non preventivate, attivazione di prodotti e servizi non richiesti sono da annoverare in questo speciale elenco. Nel 2017 si è registrato un aumento fino a 120mila pratiche sbrigate da Corecom fra conciliazione, provvedimenti temporanei e definizioni. Sono 219 invece le operazioni di vigilanza sulle emittenti locali, in aumento rispetto all’anno precedente. Contestate 116 violazioni in materia di pubblicità, affollamenti, segnalazioni e posizionamenti e obblighi di programmazione.
Un nuovo sistema per l’aumento delle istanze
Il notevole incremento delle istanze presentate al Corecom, ha portato Agcom a fornire un nuovo sistema centralizzato. Serve a gestire le controversie ed evadere le altre pratiche. Si tratta di ‘Conciliaweb’, una piattaforma che, sulla carta, dovrebbe garantire un risparmio sia in termini di personale che di costi di manutenzione dei sistemi di gestione. Conciliaweb dovrebbe inoltre assicurare una gestione più omogenea ed uniforme delle procedure da evadere.