Undicimila contagiati e 259 morti: è l’ultimo bilancio fatto da Pecino sull’epidemia di coronavirus. Nelle ultime 24 ore si sono registrate 45 vittime. E’ la provincia di Hubei l’epicentro del focolaio. Il numero di ‘casi’, stando alle stime fatte dall’autorità sanitaria cinese, dovrebbe aumentare tra domani e dopodomani a causa dei numerosi rientri.
Il governo locale della provincia di Hubei, di cui Wuhan, da cui è partito il focolaio del nuovo coronavirus, è capoluogo, ha annunciato l’estensione delle vacanze di primavera fino al 13 febbraio come parte degli sforzi per frenare i contagi.
Al di là dell’emergenza sanitaria, l’epidemia rischia di incidere in modo drastico anche sull’economia globale.
E il tema, oggi, è stato affrontato da Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria Roma Lazio: “Guardando al contesto internazionale, sulla Cina emerge ancora una volta che c’è stato un ritardo importante nell’essere trasparenti su una problematica che sta assumendo valenza globale drammatica con una ricaduta significativa sugli aspetti economici. Verranno sicuramente meno segni di crescita importante e non si sa quando potrà finire l’emergenza. Dal punto di vista economico – ha concluso l’imprenditore – è un problema di grandissima serietà
Intanto si prendono le contromisure tese ad evitare che l’epidemia si allarghi. “In questo momento l’importante è riuscire a contenere il contagio del Coronavirus ed evitare al massimo di alimentare panico e allarmismo. Giovedì saranno convocati al Mibact i rappresentanti delle varie categorie del settore turistico per fare il punto sulla situazione e capire come affrontare questa fase di emergenza, in particolare sul fronte dei flussi in arrivo che stanno risentendo delle restrizioni sui voli”. E’ quanto dichiara in una nota Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario al Turismo del Mibact. “E’ stata sospesa inoltre – ha proseguito il politico – la concessione di visti in Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate. Restano solo quelli concessi dalle nostre strutture consolari per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata urgenza. La chiusura del traffico aereo da e per la Cina rientra in questa politica di contenimento. E’ normale che ci sia preoccupazione tra i cittadini ma è bene non cedere spazio alla paura e all’allarmismo”.
La Cina ha deciso di esentare dall’applicazione dei dazi le importazioni di prodotti dagli Stati Uniti necessarie alla prevenzione e al controllo del nuovo focolaio di coronavirus.