ROMA – I morti sono 175 in più rispetto a ieri, i contagiati crescono di 2.795 e i guariti di 527. Le cifre del Coronavirus in Italia restano drammatiche, soprattutto in Lombardia dove gli ospedali sono a un passo dal collasso. Secondo i dati forniti, sabato dalla protezione civile il numero dei morti per Covid-19 è salito a 1.441, dei quali 966 solo nella Regione Lombardia. Dei 17.750 contagiati in Italia, 9.059 sono in Lombardia, 2.349 in Emilia Romagna e 1.775 in Veneto. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.518, 190 in più rispetto a ieri, 732 dei quali in Lombardia.
Cresce il numero dei positivi anche nel mondo politico: ultimi in ordine di tempo, ci sono i viceministri alla Salute e all’Istruzione Pierpaolo Sileri e Anna Ascani, entrambi in isolamento domiciliare, cui si aggiunge la deputata dem Chiara Gribaudo. All’ospedale Spallanzani di Roma fa visita il team di medici e ricercatori arrivati dalla Cina che evidenzia “l’ottimo lavoro” che l’Italia sta facendo per contrastare il virus: “Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi le condizioni della coppia di turisti cinesi guariti e ne siamo molto contenti”, dicono, evidenziando più in generale “l’importanza di inquadrare prima possibile i casi positivi di Covid-19 per curarli” e “la necessità attuare sempre il prima possibile le misure di quarantena per fermare i contagi”.
Sul fronte sanitario continua il lavoro, senza sosta, di medici e infermieri nelle corsie cui si aggiunge lo sforzo organizzativo delle Regioni che stanno aumentando il numero dei posti di terapia intensiva e sub intensiva. Non manca qualche polemica come quella di una stremata Regione Lombardia la cui amministrazione denuncia che sono state consegnate mascherine inutili a proteggere dal contagio. Pronta la risposta del commissario Angelo Borrelli che invita a “una maggior coesione”, sottolineando che si tratta di “polemiche destituite di fondamento”.
Ma il problema delle protezioni contro il virus esiste, non solo negli ospedali delle zone più colpite, ma anche nel resto del Paese per quello che, di giorno in giorno, assume le caratteristiche di un mercato nero, parallelo a quello legale, con prezzi esorbitanti per prodotti spesso non a norma. Da Nord a Sud sono stringenti i controlli di tutte le forze dell’ordine: da una parte si punta al rispetto dei decreti tesi a contrastare la diffusione del virus, dall’altra a bloccare la vendita illegale di prodotti sanitari ormai obbligatori anche per prendere l’aereo. Sono oltre 7 mila le persone denunciate nella giornata di venerdì per inottemperanza al Dpcm, mentre la guardia di finanza ha sequestrato migliaia di mascherine e altri prodotti destinati al mercato nero. (LaPresse)