ROMA – Il governo stringe le maglie e aumentano le denunce per inosservanza delle norme vigenti anti-coronavirus. Molti gli indisciplinati che sono finiti nella rete della giustizia. E, come una quindicina di giorni fa, si sta ripetendo il fenomeno dell’esodo di massa dal Nord al Sud dopo la comunicazione di Conte in diretta Facebook che ha annunciato un’ulteriore stretta di vita nel nostro Paese. Il monito a “restare a casa” parte dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, mentre la Calabria chiude i confini, da cui non si entra e non si esce.
Le denunce
Nella giornata di ieri, informa il Viminale, la polizia, in esecuzione delle misure emanate dal governo per il contrasto al Coronavirus ha eseguito 208.053 controlli e 11.068 denunce. Mentre gli esercizi commerciali soggetti a controllo sono stati più di 75mila, 142 gli esercenti denunciati e sospesa l’attività a 20 di essi. Salgono così a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorità, 1.943 per false dichiarazioni; 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati. Numeri che fanno capire quanto ancora la pandemia da Coronavirus non sia stata presa sul serio da una buona fetta della popolazione. Che, oltre a mettere a repentaglio la propria vita, pongono a serio rischio quella dell’intera collettività.
Mastella: “state a casa”
Anche in Campania cominciano a crescere i numeri anche se irrisori. Sono 3 nel Sannio le persone contagiate dal Coronavirus, ovvero il militare di Guardia Sanframondi, la ragazza di San Salvatore Telesino, ricoverata al Rummo di Benevento e del medico di Sant’Agata de’ Goti in quarantena nella sua abitazione.
Il monito
E il sindaco di Benevento, Clemente Mastella lancia l’allarme su un nuovo esodo in fotocopia di quello verificatosi due settimane fa dalla stazione di Milano: “E’ partito un nuovo esodo dal Nord verso il Sud, – ha detto – saranno nostri parenti, nostri amici. A tutti diciamo di autodenunciarsi, e chi non lo farà è passibile di reato anche penale. Chiunque viene a conoscenza di persone che non si autodenunciano con discrezione e nel rispetto della privacy facciano loro denuncia alle autorità sanitarie e di polizia e per conoscenza anche a me. È’ importante, perché dovranno restare in quarantena. Tutti i vostri ed i nostri sacrifici – conclude Mastella – per tenere lontano il virus, potrebbero essere vani in caso di un focolaio dal Nord. Ripeto: “restate a casa”.
La Calabria si blinda
La neoeletta Presidente di regione nelle file del centrodestra, Joele Santelli chiude i confini della Calabria. Ora non si entra e non si esce. A stabilirlo una sua ordinanza il cui scopo appare fin troppo evidente: bloccare un eventuale esodo di corregionali proveniente dal Nord Italia. Il provvedimento nasce dopo che il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha bloccato i cantieri edili, le attività degli uffici pubblici, le attività artigianali e degli studi professionali.
La Basilicata chiude le porte
Chiude le porte anche la Basilica. Sta per essere pubblicata sul Bollettino ufficiale la ordinanza numero 10 del presidente della Regione, Vito Bardi, con la quale si adottano ulteriori misure restrittive per ridurre il contagio da Covid – 19. E fra le misure previste il divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla Basilicata fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali ovvero per gravi motivi di salute.
La violazione di quanto disposto comporta l’obbligo del trasgressore di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario insieme a tutti i conviventi. Inoltre su tutto il territorio regionale è vietato a chiunque di allontanarsi dal proprio domicilio abitazione o residenza salvo nei seguenti casi: comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali, ivi compreso il transito e il trasporto delle merci; situazioni di necessità, ivi comprese quelle correlate alle esigenze primarie delle persone, e degli animali di affezione; spostamenti per gravi motivi di salute. Le disposizioni hanno efficacia da oggi, 22 marzo, e resteranno in vigore fino al 3 aprile
La decisione degli Interni
Al di là di ciò che stanno decidendo le Regioni è direttamente il Governo a limitare ormai quasi del tutto gli spostamenti. Il ministero dell’Interno e della Salute, ha riportato in esclusiva il Corriere della Sera, hanno varato un’ordinanza che, allo scopo di contrastare il diffondersi del virus Sar-Cov2, ha imposto il divieto alle persone di spostarsi dai luoghi di residenza salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Lo scopo è di impedire i trasferimenti da nord al sud.