Coronavirus, calano i positivi in Italia: dimessi e guariti superano i contagi

MILANO – Cala ancora, per il quarto giorno di seguito, il numero degli attualmente positivi al Covid-19 in Italia. Il dato attuale è di 106.848, 851 in meno nelle ultime 24 ore. I casi totali sono 189.973, con un incremento di 2.646 unità. E’ di nuovo record guariti: 3.033 in un giorno, 57.576 da inizio epidemia. In terapia intensiva si trovano 2.267 persone (-117). I morti sono 25.549 (+464), i test effettuati 1.052.577 (+66.658).

Per il capo del dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, si tratta di cifre “particolarmente confortanti. Dimessi e guariti superano i nuovi casi di contagio”. Accade “per la prima volta”, afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, senza nascondere l’entusiasmo: “È una buona notizia, importante, che ci dice che le misure adottate stanno funzionando e che il sacrificio fatto da tanti italiani ci sta portando sulla strada giusta. Ora – avverte – bisogna insistere ancora, con grande gradualità, con grande attenzione e con il massimo della prudenza“.

“Prosegue” positivamente anche “l’alleggerimento delle strutture ospedaliere”, spiega Borrelli, e ci si concentra sulla Fase 2. “Il Comitato tecnico scientifico, la cui composizione è ben assortita, sta facendo delle proposte. Siamo ancora in fase di elaborazione di ipotesi e non è il caso di divulgare le linee guida” ma, assicura, il presidente Vittorio Colao, “ne parlerà a tempo debito”.

Gli interrogativi sono molteplici, a partire da un quesito che fino al 21 febbraio, data del primo contagio nel Lodigiano, era pura fantasia: torneremo a spostarci da una regione all’altra? “Potrà essere messa in conto, se non necessariamente autorizzata”, illustra il professore Franco Locatelli, direttore del Consiglio superiore di sanità, “qualche piccola eccezione per chi vive ai confini di una regione e lavora nel territorio di quella limitrofa”. La fase 2, evidenzia Locatelli, deve essere “graduale e ponderata”. Borrelli si ‘scuce’ solo un aspetto affrontato dalla task foce: “Il tema psicologico sarà centrale” tanto che “a breve partirà un centro di ascolto” per anziani, bambini e “chi ne ha bisogno”.

Resta aperto il tema mascherine, oggetto quotidiano di sequestri da parte delle forze dell’ordine, per via di carichi irregolari, e di polemiche relative ai costi lievitati esponenzialmente da nord a sud del Paese. “Per evitare fenomeni speculativi”, tuona Borrelli, “è necessario e doveroso prevedere un prezzo massimo per le mascherine”, e questa “è una valutazione politica”.

Quanto ai vaccini, serviranno “mesi prima di poter pensare alla commercializzazione”, dichiara Locatelli. Ad oggi “abbiamo evidenza che per due potenziali vaccini negli Usa, uno in Regno Unito, in Germania e in Cina c’è una fase avanzata di sviluppo”. Resta però “una domanda irrisolta” la “durata della copertura vaccinale”. Buone notizie potrebbero arrivare per il mondo del calcio. “Non credo che la sfera di cuoio possa rappresentare un veicolo che contribuisce alla diffusione fra i 22 calciatori”, chiosa Locatelli. (LaPresse)

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