Coronavirus, cancellata maratona di Tokyo per gli amatori. Allarme Giochi

Primi tangibili segnali di allarme sui Giochi

A doll of the Tokyo 2020 Olympic mascot, Miraitowa, is on display at an official merchandise shop in the Shinjuku district of Tokyo, Wednesday, Jan. 8, 2020. (AP Photo/Jae C. Hong)

Milano, 17 feb. (LaPresse) – Primi tangibili segnali di allarme sui Giochi. La diffusione del coronavirus finisce per scalfire ed intaccare, seppur al momento ancora in maniera marginale, sempre di più l’organizzazione della prossima Olimpiade di Tokyo. A cinque mesi dall’accensione della fiaccola, la maratona del primo marzo in programma nella capitale nipponica e che avrebbe dovuto attirare 38 mila partecipanti, verrà limitata solo agli atleti elite. Escludendo dunque di fatto i corridori amatoriali.

“Non possiamo continuare a programmare l’evento come inizialmente previsto e la competizione verrà riservata solo agli atleti di vertice”, confermano gli organizzatori. In gara anche gli atleti elite in carrozzina. La maratona di Tokyo mai come quest’anno è un importante banco di prova per gli organizzatori dei Giochi. Nonostante per motivi di carattere climatico e ambientale, pochi mesi fa abbiano dirottato la gara olimpica a Sapporo. Scatenando le proteste del sindaco di Tokyo per quelli che in molti ritengono uno ‘scippo’. 

La maratona è l’ultima grande manifestazione di massa coinvolta e ‘segnata’ dal virus. Quasi tutti gli eventi sportivi in Cina nei prossimi mesi sono annullati. Compresi i campionati mondiali di atletica del mese prossimo e la gara di Formula Uno ad aprile, programmata a Shanghai. Le cancellazioni di molte gare in Cina, in diversi sport, hanno avuto un effetto domino sulle qualificazioni olimpiche. Solo una morte in Giappone è stata attribuita al virus. E gli stessi organizzatori delle Olimpiadi e il Comitato Olimpico Internazionale continuano a ripetere che non annulleranno o rimanderanno i Giochi. monitorando la situazione insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Certamente il consiglio che stiamo ricevendo esternamente dall’Oms è che non ci sono piani di emergenza o di cancellazione o spostamento dei giochi”. Ha dichiarato venerdì scorso John Coates, capo di una delegazione ispettiva del Cio. Ma con il passare dei giorni l’allarme aumenta.

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