MILANO – “Inaccettabile e assurda compressione dei diritti dei consumatori! Il Governo cancella, con un decreto, i diritti previsti dal Codice del Turismo. Lasciando la facoltà al tour operator, in caso di recesso, di scegliere tra il rimborso, un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore. Oppure emettere un voucher, da utilizzare entro un anno dalla sua emissione”.
Lo afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, commentando quanto previsto dal decreto Coronavirus all’articolo 28, comma 5. “E’ incredibile che il Governo, magari per paura di un no europeo, non abbia previsto un Fondo per i tour operator a cui poter attingere per i rimborsi. Semmai prevedendo, come unica deroga, il termine troppo stringente dei 14 giorni previsti dal Codice del turismo per la restituzione dei soldi al consumatore”, prosegue Dona.
(LaPresse)