Coronavirus, Conte: “Il vento in Europa sta cambiando”. Orlando: “La Sanità torni allo Stato”

"Due misure che oggi vanno in approvazione alla Commissione. Gli Stati membri potranno attingere ai finanziamenti per sostenere lavoratori e imprese”. Queste le parole del premier Conte in merito ai 100 miliardi di euro proposti ieri dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

“Il vento in Europa sta cambiando”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una ventata di ottimismo. “La presidente von der Leyen – ha continuato – ha anticipato altre due misure che oggi vanno in approvazione alla Commissione. Gli Stati membri potranno attingere, fino a 100 miliardi, ai finanziamenti per sostenere lavoratori e imprese per far fronte alla crisi economica” causata dalla pandemia, attraverso “lo strumento finanziato dall’emissione di bond europei, senza richiedere alcuna condizionalità”. Per cui ci verrà consentito l’utilizzo di tutti i fondi strutturali europei: “Il Mes non c’entra nulla. Ma arriveranno anche altri strumenti”. E aggiunge: “Le misure di cui abbiamo parlato ieri con von der Leyen andranno integrate con provvedimenti corposi, contro l’emergenza sanitaria e per il sostegno al reddito. Dobbiamo ragionare in ottica europea, come ho spiegato a olandesi e tedeschi. Non togliamo un euro a nessuno. Diciamo solo che dovendo finanziarci tutti, avremo condizioni più vantaggiose in termini di tassi d’interesse, accesso ai finanziamenti, se costruiamo strumenti che esprimano una politica fiscale e monetaria europea”.

L’accesso ai finanziamenti

“Ieri – ha aggiunto il premier – abbiamo concordato di stralciare le misure per assicurare liquidità soprattutto alle imprese, come ha anticipato il ministro Gualtieri. Stiamo preparando un apposito decreto e spero di riuscire a portarlo già in Consiglio dei ministri venerdì, proprio per consentire alle imprese un più agevole accesso ai finanziamenti delle banche, fino a 200 milioni di euro, con la garanzia di Stato. Poi vareremo, mi piacerebbe prima di Pasqua, una sorta di manovra di nuove misure economiche di importi molto rilevanti”.

Incerto il dopo coronavirus

Non c’è ancora una decisione per il dopo: si entrerà nella fase 2 solo quando gli esperti lo diranno e solo a partire da alcuni settori. Nessun allentamento della stretta anti-coronavirus, per ora non cambia nulla. Lo si farà appena sarà possibile.

Orlando, la Sanità torni allo Stato

“Dopo la crisi per il coronavirus – ha dichiarato il vicesegretario del Pd Andrea Orlando traendo una lezione da quanto successo, bisognerà cominciare a pensare se sia il caso di far tornare in capo allo Stato centrale competenze come la Sanità. Un discorso di sistema da fare con calma dopo” in quanto “a seconda della qualità del sistema regionale che trovi, rischi di avere una speranza di vita differenziata”.

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