ROMA – Coronavirus, cresce ancora il numero delle vittime in Cina: 1350 ad oggi. Dimessi i 20 cinesi dallo Spallanzani che possono così far ritorno in patria. A salutarli l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato e il direttore sanitario dell’ospedale Francesco Vaia: “Siamo qui per salutare i 20 cittadini cinesi che hanno concluso il periodo di sorveglianza – ha detto D’Amato – Voglio ringraziare i nostri operatori dello Spallanzani che hanno dimostrato grande professionalità e umanità nei confronti di questi cittadini”.
I dati oggi
Sale a 1350 il numero di morti per Coronavirus in Cina di cui 1310 nella sola provincia dello Hubei. Mentre si registrano altri 242 nuovi decessi. Solo ieri il numero delle vittime in tutta la Cina era di 1.100. Inoltre, sempre nella provincia di Hubei, dalla stessa commissione sanitaria sono stati confermati altri 14.840 nuovi casi. Cresce ancora anche il numero dei contagi sulla nave da crociera Diamond Princess ferma davanti alle coste giapponesi: 44 i nuovi contagi.
Cinesi a casa
Sono stati dimessi i 20 cinesi ricoverati presso l’Ospedale Spallanzani di Roma dopo i 14 giorni di quarantena, così come da protocollo, faranno ritorno nel loro Paese.
Erano stati ricoverati perché facenti parte dello stesso gruppo della coppia poi risultata positiva ai test del Coronavirus. Nel novero anche alcuni minorenni.
La caccia al cinese
E’ la stessa Ambasciata cinese a suonare l’allarme. Afferma che in Italia si stia diffondendo una vera e propria ‘caccia al cinese’. Molte le aggressioni finora registrate. “Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia – ha affermato dottor Zhang dell’ambasciata cinese, che ha accompagnato i 20 turisti dimessi dallo Spallanzani – di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. E’ l’appello che voglio lanciare”.
Città in quarantena
Si tratta di un piccolo comune nei pressi di Hanoi, in Vietnam, con non più di 10mila abitanti. A confermarlo il ministero della Salute vietnamita. “Stiamo ordinando una quarantena per l’intero comune di Son Loi per 20 giorni, perché nella cittadina sono stati segnalati 5 casi di infezione da Covid-19″.