Eurogruppo, fumata nera. Tutto rimandato a domani. Conte: “No al Mes, sì all’Eurobond”

Paolo Gentiloni:“La Commissione fa appello al senso di responsabilità necessario in una crisi come questa. Domani è un altro giorno”

Tiberio Barchielli/LaPresse in foto Paolo Gentiloni

ROMA – Eurogruppo, fumata nera. E tutto rimandato con la speranza che qualcosa accada. Dopo oltre 16 ore di discussione, il presidente Mario Centeno, con il protrarsi della notte, si è visto costretto a sospendere la riunione, rinviando tutto a domani: “Dopo 16 ore di discussione – ha twittato – ci siamo avvicinati a un’intesa, ma ancora non ci siamo. Ho sospeso l’Eurogruppo che riprenderà domani. Il mio obiettivo rimane quello di creare una forte rete di protezione contro le conseguenze del Covid-19”.

La trattativa avrebbe dovuto metter in campo la soluzione alla importante crisi economica che attanaglia ‘Europa scaturita dalla pandemia del Covid-19. Si lavora su quattro le proposte. Pare che su tra della quattro ci sia un’intesa di massima ovvero l’operazione “Bei da 200 miliardi per le imprese che si aggiungono a 40 miliardi già decisi per le Pmi; del piano anti-disoccupazione della Commissione per il sostegno alle casse integrazioni nazionali per 100 miliardi; del ruolo del fondo salva-Stati con 240 miliardi per prestiti. La quota italiana sarebbe 39 miliardi”. Un argomento che ha creato delle crepe nella maggioranza di governo. E il premier Conte ha ribadito la posizione dell’Italia: “No al Mes, si all’Eurobond”.

Gentiloni fa Rossella O’hara: “Domani è un altro giorno”

E il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni ha così twittato dopo la sospensione della riunione fiume dell’Eurogruppo che non è riuscita a dare una soluzione finanziaria importante alla crisi pandemica: “All’Eurogruppo rinvio senza accordo dopo 16 ore di riunione. La Commissione fa appello al senso di responsabilità necessario in una crisi come questa. Domani è un altro giorno”. E il ministro all’economia, Roberto Gualtieri aggiunge: “Nonostante i progressi nessun accordo ancora all’Eurogruppo. Continuiamo a impegnarci per una risposta europea all’altezza della sfida del Covid19. È il momento della responsabilità comune, della solidarietà e delle scelte coraggiose e condivise”.

Passi avanti

Al di là del rinvio dovuto alle difficoltà trovate per un potenziale accordo, pare che si siano comunque fatti passi avanti nella trattativa, ovvero verso l’apertura a un fondo per la ripresa basato sulla proposta avanzata afa Italia e Francia con “titoli del debito comuni”, i Recovery bond, mentre è stallo sul Mes senza condizioni, proposta che l’Olanda rifiuta in modo categorico. I contrasti venuti fuori durante la lunga trattativa hanno evidenziato come Italia, Spagna e gli altri Paesi favorevoli agli eurobond o altre formule per arrivare all’emissione di titoli del debito comuni hanno tenuto la loro posizione.

L’Olanda controcorrente

In controtendenza l’Olanda che non ha ceduto sulla richiesta dei Paesi del Sud di “prevedere l’eventuale ricorso al fondo salva-Stati (Mes) senza le condizionalità attualmente previste per la concessione di prestiti ai singoli Paesi”. E il ministro dell’Economia olandese, Wopke Hoekstra ha dichiarato sul suo profilo: “È troppo presto per un pacchetto completo. Questa è prima di tutto una crisi sanitaria. È importante che l’Europa renda disponibili fondi extra”.

Il ministro delle Finanze tedesco,Olaf Scholz e quello francese, Bruno Le Maire chiedono ai paesi europei “di lavorare per un’intesa. In queste ore difficili l’Europa deve stare insieme e vicina. Insieme a Bruno Le Maire chiedo a tutti i paesi dell’euro di non rifiutare di risolvere queste difficili questioni finanziarie e di facilitare un buon compromesso, per tutti i cittadini. Dopo 16 ore di trattative nessun accordo all’Eurogruppo sulla risposta economica alla crisi del coronavirus con Olaf Scholz chiediamo a tutti gli Stati europei di affrontare le eccezionali sfide per raggiungere un accordo ambizioso”.

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