Coronavirus, firmato da Mattarella il decreto ‘Cura Italia’: ecco come accedere alle misure

ROMA – Firmato in nottata dal Presidente Mattarella il decreto ‘Cura Italia’. Il provvedimento composto da 127 articoli e già pubblicato su un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale, con data retroattiva in 67 pagine suddiviso in cinque capitoli stabilisce che “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è nominato un Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID -19”.

Il ‘Cura Italia’ va dalle misure di potenziamento del servizio sanitario, al sostegno del lavoro; dalle misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario a quelle fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese. Inoltre nelle ‘Ulteriori disposizioni’ c’è spazio dalla “pulizia straordinaria delle scuole, al potenziamento delle reti di telecomunicazioni”. Oltre a norme per la “costruzione delle newco di Alitalia, con un fondo da 500 milioni, e per il rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si potrà indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio (ultima data utile il 22 novembre)”.

Potenziamento del servizio sanitario

Nel capitolo destinato alla sanità, che è quello di straordinaria importanza visto il momento, si fa menzione agli “incentivi al personale, al potenziamento delle reti di assistenza, alle norme per la produzione di dispositivi medici e anche di mascherine protettive, alla possibilità di utilizzare aree sanitarie temporanee, alla requisizione di beni, all’arruolamento temporaneo di medici e alla permanenza di chi dovrebbe andare in pensione. Oltre al potenziamento di molte strutture e alle disposizioni urgenti per la sperimentazione di medicinali e dispositivi anti-coronavirus”.

Lavoro

Previsti gli “ammortizzatori sociali su tutto il territorio nazionale, la cassa integrazione ordinaria e in deroga, ma anche per chi ha già attivato assegni di solidarietà o ha una cassa integrazione in corso”.Il congedo parentale “di 15 giorni, con partenza retroattiva dal 5 marzo per i genitori che hanno figli o della possibilità di utilizzo di un bonus di 600 euro per baby sitter” che può essere utilizzato sia dai dipendenti che lavorano nel privato che dagli autonomi, mentre per il settore pubblico sono previste norme specifiche. In essere anche un contributo di 600 euro per i “lavoratori titolari di Partita Iva e per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi”. Ammortizzatori anche per “gli stagionali del settore turistico e per i lavoratori agricoli”. Per ora sono sospesi i “termini di pagamento dei contributi previdenziali per l’assicurazione dei lavoratori domestici e la sospensione delle procedure di impugnazione dei licenziamenti”. Nel decreto anche le misure a “sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario, che aiutano il credito all’esportazione, aiutano le grandi e le piccole imprese, potenziano il fondo di solidarietà per i mutui prima casa, garantiscono supporto alle Regioni per l’acquisto dei beni necessari a fronteggiare il coronavirus”.

Misure fiscali

Il decreto fa slittare al 20 marzo prossimo “le imposte dovute lunedì scorso e lo stop fino al 31 maggio dei tributi dovuti dai settori e dalle imprese più colpite dall’emergenza Covid”. Blocco anche delle “cartelle esattoriali e sconti alle imprese e alle persone che effettuano donazioni per misure di contrasto all’emergenza coronavirus”. Inserto anche “un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro e un premio di 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito inferiori a 40mila euro da rapportare ai giorni di lavoro svolti nella propria sede nel mese di marzo”.

Altre misure

Proroga domande per la disoccupazione agricola, solo per quelle domande non già presentate in competenza 2019, al primo giugno 2020; blocco dei versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, fino a venerdì e dei versamenti per imprese e professionisti al di sotto dei 2 milioni di ricavi. Stop anche ai versamenti per i settori più colpiti dalla pandemia fino al 31 maggio, così come alle ritenute per le società sportive. Alt alle ritenute per i professionisti con ricavi o compensi sotto i 400 mila euro. In essere anche il credito di imposta per affitti, botteghe e negozi nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo così come quelli per la sanificazione degli ambienti di lavoro con un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese. Stop anche ai versamenti e contributi per il lavoro domestico e dei canoni settore sportivo. Inoltre previste detrazioni per donazioni sia in denaro che in natura, lo stop ai mutui per prima casa per un periodo di 9 mesi. Proroga alle domande e agli indennizzi per i risparmiatori truffati dalle banche messe in liquidazione che avranno tempo fino al 18 giugno per fare domanda di indennizzo.

Congedo speciale e voucher baby sitter

La data è a partire dallo scorso 5 marzo e riguarda tutti quei “genitori lavoratori dipendenti del settore privato e autonomi che si trovano a fronteggiare la chiusura delle scuole in arrivo”. Per loro una “forma di congedo parentale straordinario, per i figli fino a 12 anni di età, per un periodo continuativo o frazionato fino a 15 giorni, con un’indennità pari al 50% della retribuzione o di 1/365 del reddito. Il limite di età non si applica in caso di figli con disabilità”. Mentre in alternativa al congedo si potrà utilizzare “il voucher baby sitter fino a 600 euro che sale a 1.000 per il personale sanitario. Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia”. Ci saranno 24 giorni in più per i permessi previsti dalla legge 104 con un incremento di “12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile”. C’è un fondo di ultima istanza per redditi bassi, ovvero per quei “lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro”. Previsti anche “70 milioni per i computer a studenti meno abbienti e 50 milioni per alimenti agli indigenti. Nel decreto anche la proroga a domande Nsapi e Discoll.

La quarantena come malattia

La quarantena è equiparata alla malattia, già prevista per il settore pubblico, anche per il settore privato.

Smart working per la pubblica amministrazione

Lo “smart working diventa modalità ordinaria di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato”. Prevista una moratoria sui prestiti e sulle linee di credito delle pmi e micro imprese “che facciano richiesta alla banca o altro intermediario finanziario che ha concesso il credito, con garanzia pubblica al 33%. Previsto un bonus fiscale per la cessione dei crediti deteriorati”. In essere anche il fondo di garanzia Pmi “per 9 mesi fino a 5 milioni di euro volta a investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal provvedimento stesso”.

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