ROMA – Introvabili le mascherine chirurgiche, altro bluff del governo che aveva garantito l’adeguata fornitura al prezzo calmierato di 50 centesimi l’una. Ma sembrano già del tutto esaurite. E divampa la polemica tra il commissario all’emergenza Domenico Arcuri e Federfarma.
La diatriba
“Il Commissario mi dica dove devo trovarle e noi ben volentieri le comperiamo ha detto il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – A quest’ora sul mercato non sono disponibili. E si faceva una gran fatica anche prima del prezzo calmierato. In ogni caso – ha aggiunto – confermo quanto già detto e preciso che le farmacie non si sono mai lamentate né del prezzo basso, né abbiamo mai detto che ci rimettevamo a venderle perché eravamo ristorati”. replica alle parole del Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri sulla carenza di mascherine.
La replica
“Le mascherine chirurgiche sono quasi tutte finite – ha detto in una nota il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri – le farmacie non hanno le mascherine perché due società di distribuzione hanno dichiarato il falso non avendo nei magazzini i 12 milioni di mascherine che sostenevano di avere. L’unica mia colpa è di non aver voluto sanare mascherine prive di autorizzazioni che i responsabili della distribuzione avrebbero voluto mettere in commercio”.
Lo scaricabarile
E aggiunge: “Non è vero che i farmacisti ci avrebbero rimesso o ci starebbero rimettendo perché ai distributori è stato comunque garantito un rimborso per le mascherine acquistate prima della definizione del prezzo a 0,50 centesimi (più Iva). L’unica evidente verità è che non essendo in grado di approvvigionarsi delle mascherine, adesso provano a scaricare le loro responsabilità sul Commissario. Oppure, peggio ancora, aumentando il prezzo”.