Giornata concitata ieri con la Lega che occupa i banchi del Parlamento. Sono 74 i parlamentari che hanno trascorso la notte nelle aule della Camera e del Senato, protestando contro “le mancate risposte” del governo sull’emergenza economica causata dalla pandemia. Intanto la Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza favorevole allo scostamento di Bilancio: 512 i sì, un no e nessun astenuto, solo il deputato Vittorio Sgarbi (Usei) contrario allo scostamento di bilancio. Anche il Def, il Documento di Economia e Finanza è stato approvato alla Camera con 295 voti favorevoli e 191 contrari.
La nota della Lega
Il Carroccio ha annunciato che “questa mattina proseguirà la staffetta di deputati e senatori che non ostacoleranno i lavori parlamentari già previsti. Una vergogna e un affronto nei confronti di milioni di italiani – prosegue la nota – che un lavoro non ce l’hanno più o, nel migliore dei casi, è sospeso come la vita di tutti in questa emergenza da Covid-19. I parlamentari resteranno a oltranza nelle aule rispettando le regole e silenziosamente finché il governo non darà risposte precise sul fronte della sicurezza sanitaria, della ripresa del lavoro, del ripristino delle libertà, dei diritti e della democrazia nel Paese e nel Parlamento. Al momento, però, l’unica certezza è che il tanto sbandierato decreto aprile è definitivamente sparito dalle agende dell’esecutivo e prima di maggio il governo non approverà alcun provvedimento. Intanto famiglie e imprenditori continuano a soffrire”.
La protesta
In una mozione a i partiti dell’opposizione Lega, Fdi, Fi e Noi con l’Italia chiedono di “correggere tutte le storture normative emerse con uno stop ai Dpcm, ripristinando tutte le libertà costituzionalmente garantite” nel rispetto delle misure di sicurezza. Prosegue il confronto con le Regioni in vista dell’avvio della Fase 2”.
Salvini: alle proposte seguano i fatti
“Non siamo stati a giocare a briscola, rispondevamo alle domande delle persone su affitto, bollette, mutui perché su questo non c’è nessun aiuto. Siamo in Parlamento anche per questo, ormai i decreti i cittadini non li scoprono in gazzetta ufficiale ma in tv il sabato sera. Peccato che siano annunci – ha spiegato il leader del Carroccio –. Ora sono a casa a farmi una doccia ma alle 9 riprendiamo i lavori sul documento di economia e finanza. Vogliamo chiedere al governo di essere più veloce. Noi vogliamo che alle parole seguano i fatti, non pretendiamo miracoli. Spero che oggi, visto che andremo avanti ancora con questa protesta pacifica e costruttiva e leggeremo le voci dei cittadini, tutto il centrodestra si unisca. Le porte del Parlamento sono aperte a tutti, giorno e notte. Poi io non vado a commentare quando altri fanno proteste e manifestazioni”. E ha poi aggiunto: “Chiederò a Conte dopo 50 giorni di chiusura, burocrazia e multe, non è il caso di dare fiducia agli italiani ed eliminare l’autocertificazione?. Gli italiani hanno la testa, smettila con l’autocertificazione, lasciamo che polizia e carabinieri tornino al loro sacrosanto lavoro di lotta al crimine e fidiamoci degli italiani”.