Coronavirus, la Nba rischia un lungo stop. Possibili slittamenti fino a luglio

Le stagioni sportive professionistiche già ritardate in Nord America potrebbero avere una pausa ancora più lunga di quanto inizialmente previsto dopo che i funzionari federali hanno raccomandato di annullare tutti gli eventi che coinvolgono 50 persone o più per le prossime otto settimane

AP Photo/Rich Pedroncelli

LOS ANGELES (California) – Coronavirus, la Nba rischia un lungo stop. Possibili slittamenti fino a luglio. Le stagioni sportive professionistiche già ritardate in Nord America potrebbero avere una pausa ancora più lunga di quanto inizialmente previsto dopo che i funzionari federali hanno raccomandato di annullare tutti gli eventi che coinvolgono 50 persone o più per le prossime otto settimane. E’ un periodo di tempo due volte più lungo dello stop di 30 giorni che NBA, NHL e Major League Soccer hanno deciso di mettere in atto la scorsa settimana in risposta alla pandemia globale di coronavirus, che ha già avuto un profondo impatto sui mercati finanziari statunitensi.

La Nba si stava già preparando a giocare senza pubblico a partire dalla fine della scorsa settimana prima che il giocatore Rudy Gobert dello Utah Jazz non fosse risultato positivo per il virus, COVID-19. Il compagno di squadra dello Utah Donovan Mitchell e Christian Wood di Detroit sono anche loro risultati positivi. “Mi sento un po’ meglio ogni singolo giorno. Vorrei aver preso questa cosa più seriamente”, ha detto Gobert in un video pubblicato domenica.

L’Nba ha già chiesto alle squadre la disponibilità degli impianti fino alla fine di luglio, segno che la Lega è pronta a prolungare la stagione molto a lungo se necessario. Queste richieste sono arrivate un paio di giorni prima che il CDC (centro di prevenzione e di controllo) facesse la sua ultima raccomandazione. La stagione regolare della NBA doveva concludersi il 15 aprile e le finali della NBA dovevano iniziare il 4 giugno, con la stagione terminata il 21 giugno o prima. Alcuni giocatori della NBA hanno trascorso la domenica a casa giocando ai videogiochi. Stephen Curry di Golden State, ha esortato i tifosi a continuare a prendere sul serio la pandemia.

(LaPresse/AP)

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