Coronavirus, l’Italia supera i 200mila contagiati. Ma rallentano i nuovi casi

TORINO – L’Italia sfonda i 200mila casi complessivi di coronavirus dall’inizio dell’emergenza. Ma si conferma fortunatamente il calo dei nuovi malati e l’aumento dei guariti, come evidenziato dai dati comunicati dalla Protezione Civile. Tornano a crescere i decessi giornalieri. Nelle ultime 24 ore sono 2091 i nuovi casi di positività registrati su territorio nazionale, che portano a 201.505 il numero complessivo, che comprende le persone guarite e decedute.

Da evidenziare il notevole incremento di tamponi effettuati, + 57.272 rispetto a ieri. Le persone attualmente positive sono 105.205: la discesa continua calo, con un -608 che fa ben sperare. E conforta, in previsione dell’avvio della sospirata fase 2, anche il dato odierno sui guariti, 2.317 (ieri 1696): sale a 68.941 il totale.

Non si arresta il trend relativo ai ricoveri in terapia intensiva, che si confermano in calo: ad oggi 1.863, 93 in meno rispetto a ieri. In Lombardia se ne contano 655: 25 i letti liberati nelle ultime 24 ore. “Siamo sulla via giusta, indirizzandoci verso la graduale uscita da questa situazione incredibile”, ha commentato il governatore Attilio Fontana.

I pazienti ricoverati con sintomi in Italia sono 19.723

In isolamento domiciliare restano in 83.619 (+115), ovvero il 79% delle persone attualmente positivi. Sale invece a 27.359 il numero delle vittime nel nostro paese da inizio emergenza, con un incremento di 382 unità: ieri si erano contati 333 nuovi decessi. 13.449 i morti complessivamente in territorio lombardo. Da ieri si sono registrati zero decessi in quattro regioni: Umbria, Sardegna, Basilicata e Molise.

E’ ancora la Lombardia, dove sono tornati a crescere i contagi (+869), la regione a contare il numero maggiore di casi di positività (35.744) seguita da Piemonte (15.506), Emilia Romagna (12.003) e Veneto (8.601). E a proposito di Lombardia, la commissione di inchiesta sull’emergenza coronavirus voluta dalle opposizioni del Consiglio regionale ha avuto il via libera questa mattina dall’Ufficio di presidenza del consiglio lombardo. Dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dall’insediamento. (LaPresse)

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