MILANO – L’epidemia di coronavirus ha superato i 102mila casi nel mondo. Mentre nella provincia dell’Hubei, in Cina, per la prima volta il bilancio giornaliero non ha oltrepassato la soglia dei 100 casi, l’isola di Malta ha registrato il primo contagio. Si tratta di una ragazza italiana di 12 anni rientrata da poco insieme alla famiglia da una vacanza nel Nord Italia. Positivi anche i genitori che si trovano ora in isolamento in ospedale insieme alla figlia.
In Cina, dove l’epidemia sta rallentando, un hotel a Quanzhou convertito dall’amministrazione cittadina in un centro di quarantena è crollato, intrappolando almeno 70 persone sotto le macerie. In Corea del Sud le persone risultate positive sono più di 7mila dall’inizio dell’epidemia mentre l’Iran ha registrato altri 21 decessi facendo salire il bilancio delle vittime a 145. Tra di loro c’è la parlamentare 55enne Fatemeh Rahabar, recentemente eletta. Anche in Francia è risultato positivo al virus un deputato dell’Assemblea Nazionale: è il terzo caso registrato al Palais Bourbon.
I contagi crescono ancora in Germania, in Spagna, nel Regno Unito, in Olanda e in Islanda
L’isola ha dichiarato lo stato di emergenza dopo aver rilevato che due persone sono state infettate sul suo territorio. Segno che il virus è in circolazione. Anche oltreoceano il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha deciso di dichiarare l’emergenza. Questo “ci darà più poteri”, ha spiegato in conferenza stampa, “faremo acquisti e assumeremo più personale, soprattutto per aiutare i dipartimenti sanitari locali che sono sotto pressione”. La diffusione del virus preoccupa gli Stati Uniti che oggi hanno registrato i primi due morti in Florida, e scatena le polemiche sulla gestione dell’epidemia da parte dell’amministrazione di Donald Trump.
Secondo quanto riferito dal sito ‘Politico’ gli Usa hanno rifiutato i test diagnostici per il coronavirus distribuiti dall’Organizzazione mondiale della Sanità in attesa di elaborare i propri test. Una scelta che, secondo alcuni esperti, potrebbe avere conseguenze fatali e che spiegherebbe il basso numero dei casi registrati nel Paese, dove si stanno effettuando pochi test. Tra i cittadini statunitensi contagiati c’è anche un marinaio che era di stanza a Napoli.
Intanto il vice presidente Mike Pence ha riferito che sulla nave da crociera Grand Princess della compagnia di navigazione americana Princess Cruises 21 persone sono risultate positive ai test. L’imbarcazione, bloccata a largo della costa californiana, verrà dirottata verso un porto non commerciale. A bordo ci sono 3.533 persone di cui 2.422 passeggeri e più di mille membri dell’equipaggio. L’epidemia ha bloccato anche un’altra nave da crociera, la Costa Fortuna che è stata respinta dalla Malesia e, precedentemente, dalla Thailandia per la presenza di 64 italiani a bordo considerati a rischio. Le Maldive hanno invece preventivamente disposto il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti o in transito dall’Italia. (LaPresse)