MILANO – Il Veneto “apre tutto quello che può”. Il presidente Luca Zaia toglie altre restrizioni e allenta le misure. “Firmo una nuova ordinanza, raschiamo il fondo del barile. Il trend lo permette – annuncia -. I contagi sono in calo e le dimissioni in aumento, una tendenza che dura da due settimane”. In vigore da venerdì 24 aprile alle 15, il testo dà il via libera a diverse attività sino ad ora vietate o limitate. Con una premessa: “Le aziende non le apriamo o chiudiamo noi”. I dati parlano: 296.296 tamponi effettuati, +9.500 nelle ultime 24 ore. I positivi sono 17.229 (+348), i ricoverati 1.289 (-40), le terapie intensive 130 (-10) e i dimessi 2.372 (+52).
Lo sblocco
Si parte con la vendita del cibo da asporto in pasticcerie, gelaterie e take away su “prenotazione online o telefonica”, spiega Zaia. Prima era possibile solo la consegna a domicilio. Deve essere garantita la distanza di un metro e clienti e negozianti dovranno indossare mascherina e guanti. Resta proibita la consumazione in loco: “Vai, prendi il trancio di pizza e torni a casa a mangiarlo”, precisa il governatore. I negozi di abbigliamento per bambini, cartolerie e librerie resteranno aperte “tutta la settimana”, come previsto da Dpcm. “Prima – dice Zaia – avevamo concesso solo due giorni. Lo rifarei, partivamo dal ‘punto zero’ e non sapevamo come si sarebbe potuta inclinare la curva”. Sono inoltre concessi i lavori edili e pubblici sul patrimonio esistente “a prescindere dal codice Ateco”. Si va quindi per “categorie”: strade, ponti, ferrovie, gallerie, tubature, dighe, acquedotti e opere marittime.
Sì anche all’autoproduzione. La nuova ordinanza prevede la possibilità di coltivare l’orto “a prescindere da dove si trova”, senza “obbligo di rispettare il confine comunale”. Per gli amanti del giardinaggio, il Veneto lavora per vendere i prodotti florovivaistici all’interno dei mercati. E’ possibile andare al cimitero, pur rispettando il distanziamento e l’uso di mascherina e guanti. Gli over 60? “Chiuderli in casa è inaccettabile e anticostituzionale”, piuttosto “tuteliamoli” nelle loro attività. Zaia è già proiettato “alla fase 3, cioè la reinfezione, quando tornerà il virus, in autunno”.
di Ester Castano