ROMA – E’ ancora polemica tra il premier Giuseppe Conte e i governatori di Veneto, Lombardia e Friuli e della provincia di Trento. In risposta alla richiesta dei presidenti di Regione del Nord di mettere in quarantena i bambini rientranti dalla Cina per almeno 14, Conte specifica: “Dobbiamo fidarci delle autorità scolastiche e sanitaria. Se ci dicono che non ci sono le condizioni per il provvedimento in discussione invito i governatori del Nord a fidarsi di chi ha specifica competenza“. Insomma, Conte risponde picche.
Coronavirus, la linea sulla scuola
La replica arriva direttamente da Londra, il premier è impegnato in un incontro con il primo ministro britannico Boris Johnson. La richiesta dei governatori avrebbe costretto i bambini fuori scuola per circa due settimane. La circolare sulla scuola del ministero della Salute, invece, prevede che i bimbi e i ragazzi possano tornare in classe a meno che non siano stati a contatto nei giorni precedenti con una persona affetta da coronavirus.
Polemica tra Conte e i governatori
Niente quarantena dunque. “In Italia abbiamo adottato una linea più prudente sin da subito. E’ la più protettiva che ci sia. Non ci sono i presupposti per allarme o panico e chi ha incarichi politici e istituzionali ha il dovere e la responsabilità di dare messaggi di tranquillità e serenità. La situazione è sotto controllo“, spiega Conte. I governatori della Lega, però, invitano a riconsiderare l’ipotesi o strade simili.