ROMA – Salgono a 101.739 i casi totali di Coronavirus in Italia: un dato che comprende anche deceduti e guariti. Sono 1.648 le persone risultate positive nelle ultime 24 ore al coronavirus. Il totale dei contagiati al momento è di 75.528 casi. Lo si legge nel bollettino della Protezione Civile. Ad aver sconfitto il Covid-19, invece, nelle ultime 24 ore, sono 1.590. E’ il numero più alto dall’inizio dell’emergenza. Il totale dei guariti dall’inizio dell’epidemia sale quindi a 14.620. Le persone in terapia intensive sono 75 in più di ieri per un totale di 3.981 unità. Sono 812 le persone decedute nelle ultime 24 ore, per un totale di 11.591.
Pazienti trasferiti
Novantaquattro, invece, i pazienti trasferiti dalla Lombardia dall’inizio dell’emergenza legata al coronavirus. A snocciolare i dati è stato Angelo Borrelli, capo del Dipartimento di Protezione civile, nella canonica conferenza stampa delle 18. Nel suo intervento ha evidenzito come ci siano 6 pazienti in via di trasferimento in Germania che si sposteranno domani dopo la sanificazione dell’aereo a bordo del quale devono viaggiare.
Calano i contagi
L’incremento dei casi totali, in percentuale, è del 4,1%, dato dimezzato rispetto al +8,2% del 26 marzo. L’incremento dei contagi totali giorno su giorno ieri era del 5,6%. In Lombardia gli attuali 42.261 contagiati totali incrementano la curva del 2,8%, contro il 4% del giorno precedente.
Attivati 6 studi clinici
Ad affiancare Borrelli nella conferenza stampa è stato, oggi, Franco Locatelli, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: “Ho il piacere di comunicarvi che sono stati attivati sei studi clinici e altri due hanno avuto il parere favorevore dell’Aifa e tra poco verranno ulteriormente attivati. Tra questi è importante sottolinearne due: il primo dall’Oms, per testare approcci di prevenzione che arruolerà un numero di pazienti molto alto. L’altro che voglio citare è uno studio controllato che andrà a investire i pazienti gestiti domiciliarmente. Questo ancora una volta – ha aggiunto Locatelli – vi dà un’idea dell’efficienza del sistema italiano”. Lo ha detto
Quando ci sarà il picco?
“Stiamo vedendo i risultati che non avremmo ottenuto senza le misure di contenimento, è una ragione per continuare a fare questi sacrifici”, prosegue Locatelli. “Dobbiamo essere rigorosi e mantenere chiuse le misure adottate”, ha aggiunto. “Picco? Non è facile fare una previsione, se saranno 5, 7 o 10 giorni, personalmente preferisco valorizzare il rallentamento nella crescita degli infetti, la minore pressione sui pronti soccorso e sulle terapie intensive. Bisogna prevenire”.
Non abbassare la guardia
“Siamo categorici sul fatto che sulle misure anti Coronavirus non ci debba essere alcun abbassamento della guardia”, ha detto Borrelli. “Per sconfiggere il virus dobbiamo stare a casa – aggiunge -. Dobbiamo fare ancora sacrifici ma solo così usciremo da questa crisi”.
(LaPresse)