Coronavirus: boom guariti ma salgono decessi. Conte pensa ad accelerare sulle riaperture

Nelle ultime 24 ore sono stati 369 per un totale dall'inizio della pandemia di 29.684

ROMA – Tornano a salire i decessi ma, allo stesso tempo, è boom di guariti che superano gli attualmente positivi. Sono numeri in chiaroscuro quelli emanati dalla Protezione Civile nel consueto bollettino sulla situazione dell’emergenza coronavirus in Italia. Il dato negativo è quello relativo ai morti, che sono 369 (222 nella sola Lombardia). La regione più colpita è decisiva pure nel boom dei guariti, complice l’aggiornamento di numeri relativi ai giorni precedenti. In totale sul territorio nazionale ne vengono registrati oltre 8mila (8.014). Una buona notizia che porta il dato dei dimessi/guariti (93.245) a superare quello degli attualmente positivi (91.528). I casi totali registrati in 24 ore sono +1.444 (764 nella sola Lombardia) a fronte di oltre 64mila tamponi effettuati. Continua a scendere il numero dei malati in terapia intensiva (1.333) e quello dei ricoverati con sintomi.

In questo scenario si gioca la partita politica relativa alle riaperture con alcuni governatori che continuano a mordere il freno. Michele Emiliano in Puglia, emana un’ordinanza per il via libera allo sport all’aperto. Il distanziamento resta obbligatorio ma alcune attività come golf, vela, tennis, equitazione e canoa potranno essere praticate. Via libera a un allentamento della stretta su spostamenti e sport anche da Stefano Bonaccini in Emilia Romagn. Ma il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, invita tutti alla calma e al “rispetto delle linee guida dell’Inail”. La data cerchiata in rosso è e resta quella del 18 maggio. Una partita ancora tutti da giocare con le opposizioni, ma anche pezzi importanti della maggioranza, che spingono a una riapertura pressoché totale bypassando l’ultimo scalino, fissato per l’1 giugno. Una situazione ben chiara pure nella mente del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier non chiude la porta in faccia ai tanti commercianti già in forte difficoltà dopo due mesi di lockdown e “se possibile” si dice pronto a ulteriori aperture anticipate rispetto al primo dpcm sulla fase due. Tutto ovviamente dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica, che il 18 maggio avrà già al suo interno i dati relativi ai primi giorni di ‘semilibertà’ degli italiani.

di Andrea Capello (LaPresse)

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