ROMA – Via ai droni, al sequestro dell’auto e a multe salate per gli inadempienti. Nuova stretta del Governo, dunque, per far fronte all’emergenza. Un’ulteriore stretta resasi necessaria dopo le migliaia di denunce degli ultimi giorni. E intanto arriva un altro cambiamento nell’autocertificazione.
Multe salate
In arrivo multe fino a 2mila euro oltre al sequestro dell’auto o della moto. Dal via ai controlli (ne sono stati fatti 2 milioni) sono state effettuate ben 96mila denunce. Si pone dunque la necessità di un ulteriore inasprimento delle pene “introducendo una sanzione amministrativa, non penale, per chi non rispetta le limitazioni agli spostamenti”.
Il controllo dall’alto
Ci si avvarrà dell’utilizzo dei droni, che permettono un’ampia panoramica delle zone da tenere sotto controllo. Proprio ieri un’ordinanza dell’Enac dà la possibilità di procedere con tale intervento tramite anche tutti quei dispositivi utilizzabili e le relative modalità per il “contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus”.
La data
Sarà possibile effettuare controlli con i droni da parte della polizia locale fino al prossimo 3 aprile “come previsto dai dpcm dell’8 e 9 marzo, con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg. I droni potranno operare anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto”.
La App
Il governo sta valutando pure l’utilizzo di una App per tracciare l’eventuale esposizione al contagio di quanti sono risultati positivi al test. Il tutto per consentire alle autorità di “verificare attraverso le reti telefoniche e wi-fi se i positivi siano entrati in contatto con altre persone che a loro volta sarebbero sottoposte a controllo, senza tuttavia procurare una proliferazione dei dati”.
“La app – spiega il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – servirà non solo per tracciare, ma anche per assistere e coniugherà i valori di democrazia e libertà con il distanziamento sociale”.
La nuova autocertificazione
Cambia per la terza volta l’autocertificazione. A differenza della precedente la nuova cerca di essere ancora più incisiva grazie all’aggiunta del domicilio del dichiarante, oltre alla residenza, oltre a recepisce gli ultimi divieti di movimento. Nel nuovo documento viene precisato “chi è legittimato a spostarsi: ad esempio i pendolari e chi va alla stazione o all’aeroporto per trasferire propri congiunti nella propria abitazione”.